Surreale polemica del PD di Senigallia che lamenta la perdita da parte della città della Spiga Verde dopo che, per i tanti anni in cui ha amministrato, non si è mai curato di ottenerla.

Lo dichiara l’assessore all’ambiente Elena Campagnolo che, tre anni orsono, presentò per la prima volta il dossier richiesto dalla procedura di accredito per candidarsi al riconoscimento (ottenuto per due anni) conferito alle località italiane che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile.

“La Spiga Verde, che fino a questa uscita polemica non era stata mai nei pensieri del PD senigalliese, fa seguito al rispetto e alla certificazione di dati secondo un protocollo dettagliato in diverse aree tematiche come acqua, energia, agricoltura, rifiuti, assetto urbanistico tutela del paesaggio – spiega l’assessore – Il PD, che ha governato per decenni, sa benissimo che la prima responsabilità di un amministratore è dare risposte ai bisogni dei cittadini e questo abbiamo fatto, concentrandoci sull’emergenza e sul dossier per la Bandiera Blu, riconoscimento anche promozionalmente prioritario per una città balneare come la nostra.

Alla luce dell’indispensabile lavoro svolto dagli uffici per l’alluvione, abbiamo scelto di concentrare l’impegno di raccolta ed elaborazione dei dati ferma restando la volontà di proseguire nel percorso di sviluppo e gestione sostenibile del territorio propedeutico alla Spiga Verde – conclude l’assessore Campagnolo – Visto che si tratta non di un sigillo attribuito liberalmente, ma del frutto di un’autocandidatura sulla base di un percorso complesso, prepareremo nei modi e nei tempi dovuti il dossier necessario all’assegnazione della Spiga Verde per la prossima edizione”.