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Importante riconoscimento letterario in Toscana per Zakia Jafari

La donna, fuggita dall'Afghanistan assieme al marito, è stata accolta a Senigallia nel dicembre del 2021

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Zakia Jafari

Si chiama Zakia Jafari, è una donna afgana, arrivata da Herat a Senigallia nel mese di dicembre 2021 insieme al marito Sakhi, per fuggire all’ultima ondata di violenza talebana nel proprio Paese. Hanno raggiunto Ali, il fratello di Sakhi, che vive e lavora da tanto tempo in Italia, anche lui fuggito alle persecuzioni talebane poiché nato DI etnia hazara, e possono finalmente dirsi tranquilli grazie all’accoglienza nel progetto SAI (Sistema Integrazione Accoglienza).

Zakia, che lavorava per importanti agenzie internazionali come infermiera e assistente della nutrizione infantile, grazie alle sue doti di scrittura e a un grande desiderio di emancipazione femminile, ha partecipato a un prestigioso premio letterario in Toscana e sta per partire alla volta di Pieve Santo Stefano per ritirare il riconoscimento che le è stato dato. Il manoscritto premiato è un’intensa lettera, scritta di sua mano, che racconta del proprio lavoro e delle ingiustizie che le donne afgane sono costrette a subire ogni giorno.

La premiazione dell’annuale concorso DiMMi, edizione 2022, si terrà il pomeriggio del 16 settembre in piazza Plino Pellegrini a Pieve. Sarà un pomeriggio di letture e di interventi, ma anche di festa. Zakia quindi partirà per Pieve Santo Stefano per ricevere il premio insieme a Francesca Rossi, la sua operatrice di riferimento del SAI, gestito da Caritas Senigallia, e da Isabella Balducci, la sua insegnante di italiano sempre per il progetto SAI.

Il Premio Pieve nasce per salvare dalla distruzione diari e lettere di ogni genere, dai carteggi d’amore alle lettere d’emigrazione, dalle memorie agli epistolari che raccontano la vita di uomini e donne italiani. L’Archivio di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, conserva tutti questi scritti e organizza un premio speciale alla cui selezione si può partecipare ogni anno. All’interno dei riconoscimenti dati dal premio c’è una sezione dedicata ai migranti: si chiama DiMMi (Diari Multimediali Migranti) di storie migranti ed esiste da dieci anni, nato per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale. È dedicato a testimonianze autobiografiche inedite di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia: sono testimonianze che stupiscono sempre per ricchezza ed eterogeneità di provenienze, esperienze di vita, lingue, cultura e modalità di espressione, che narrano di tantissimi Paesi del mondo e aprono il loro universo interiore al pubblico. La nostra Zakia è tra i finalisti di questo importante premio.

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