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E’ morto Piero Angela: tutta Italia piange il grande divulgatore scientifico televisivo

Per 70 anni ha portato nelle case degli italiani progressi e scoperte della scienza con garbo, chiarezza, pacatezza

Piero Angela

C’è grande commozione in Italia per la morte di Piero Angela, conduttore televisivo, divulgatore scientifico, che si è spento a 93 anni il 13 agosto 2022.

Per 70 anni, Piero Angela è stato voce popolare della scienza, dagli studi televisivi di Quark e delle trasmissioni ad esso legate, ha portato attraverso migliaia di documentari, presentazioni e spiegazioni nelle case degli italiani i fenomeni della natura, le scoperte, i progressi di una scienza che è frutto di studio e di rigore e lo ha fatto con garbo, chiarezza e pacatezza, merci assai rare quando, ai giorni nostri, la scienza viene spesso urlata, se non confusa per ciance rilanciate sul web senza criterio nè contezza.

La morte di Piero Angela è stata annunciata proprio in internet, attraverso i social network, dal figlio Alberto, che del padre da tempo segue le orme sulla strada della divulgazione scientifica, ma della sua morte ha voluto “parlare” lo stesso Piero, con un testo da lui precedentemente scritto e diffuso attraverso i canali social di SuperQuark, che riportiamo qui.

“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Piero Angela”

Innumerevoli i messaggi di cordoglio che si sono susseguiti al diffondersi della notizia.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è così intervenuto sulla scomparsa di Piero Angela: “Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente.
Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente”.

Il premier dimissionario Mario Draghi: “L’Italia è profondamente grata a Piero Angela. È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l’Italia un Paese migliore. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Ai suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali.”

Il Premio Nobel Giorgio Parisi: “L’Italia e la scienza italiana devono moltissimo a Piero Angela: con il suo impegno indefesso in questi settanta anni è riuscito a sfruttare le sue doti di empatia e di comunicatore intelligente per suscitare un interesse entusiastico in tantissimi italiani e in particolare nei giovani, molti dei quali sono diventati scienziati di livello eccezionale. È stata una persona disponibilissima a battersi per tutte le cause che ritenesse importanti: mi ricordo il suo fondamentale supporto alla campagna ‘Salviamo la Ricerca’”

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