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“Senigallia sarà stupefacente solo con un piano strategico lungimirante”

A dirlo è Paolo Landi, che propone la sua visione della città futura

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La visione futura di Senigallia da parte di Paolo Landi

Per passione da anni valuto e studio l’urbanistica dell’intero territorio comunale simulando e immaginando un suo potenziale sviluppo futuro.

Ma non si perseguirà nessun risultato accettabile proponendo progetti e idee alla rinfusa, senza integrazione con il contorno, che altro non sono che elenchi di aspettative senza peraltro la capacità di darle gambe e copertura economica che non può essere solo riposta nella sola speranza di finanziamenti pubblici. Il mio sforzo è di pensare a un disegno urbano complessivo dove i singoli interventi interagiscono e si completano tra di loro come tessere di un mosaico preciso senza frizioni e dove c’è un auto sostenibilità economica che nasce dalla finanza di progetto, se c’è poi anche qualche finanziamento pubblico ben venga ma non è su quello che si dovrà fare affidamento.

E’ necessario produrre una visione della città di domani con un piano strategico elaborato democraticamente dal basso dove cittadini e portatori di interesse potranno contribuire con proposte e idee da raccogliere in un contenitore virtuale da cui verranno selezionate, elaborate e ordinate da esperti per costruirne una struttura organica flessibile che fornisce un film istantaneo dello sviluppo futuro non rigido e prescrittivo ma flessibile, modificabile e aggiornabile in continuazione e per far questo si può partire da un punto fisso con una prima impostazione provvisoria che posso mettere a disposizione, ma che, se necessario, potrà anche essere stravolta radicalmente in itinere.

La visione futura di Senigallia da parte di Paolo LandiCome esempio di questo modo di procedere ho stralciato dalla mia analisi complessiva un brano di città che gravita intorno al porto riportando in figura l’immagine di uno scenario finale che in pochi sanno ma che è già iniziato sulla darsena Rosi dove a breve partirà il recupero delle vecchie case dei pescatori che andranno ad affacciarsi su una piazza d’acqua interamente pedonale destinata a diventare il più prestigioso salotto urbano della città.

Riporto anche la sintetica dicitura che accompagna l’immagine che ho postato sul mio profilo face book: La visione strategica della città futura con l’ampliamento del porto, il recupero delle aree ex Sacelit ed Italcementi, il collegamento diretto e naturale dei lungomari, con nuove pedonalizzazioni, con inedite passeggiate e ramblas, una nuova viabilità fluida e funzionale, con un inedito e adeguato accesso al porto, tanti parcheggi, tanto verde, nuovi spazi pubblici e nuove icone monumentali.”

L’invito che quindi rivolgo ai candidati a sindaco di Senigallia è che se vogliamo una città stupefacente è necessario impostare come priorità assoluta il coordinamento progettuale urbano con un moderno piano strategico per la città senza partire da proposte specifiche e impedendo fino a che siamo in tempo l’attuazione di scelte discutibili come il restyling urgente di piazza Simoncelli che andrà a sottrarre dal bilancio comunale ben 1400000 € e che andrebbe meglio visto in abbinamento con palazzo Gherardi entrambi recuperabili con un progetto intelligente a costo zero e per il secondo senza venir meno alla volontà del lascito testamentario.

Commenti
Ci sono 2 commenti
arcimboldo 2020-09-07 19:03:13
Sognare in grande non costa nulla!!! Per fare le "cose" però ci vogliono i soldini e nello specifico per la proposta riportata nell'articolo ce ne vogliono tanti ma tanti!!!! Credo che con l'aria che tira e che tirerà sarà difficile trovare uno sponsor che abbia quelle capacità economiche per realizzare quel progetto. Moltissimi anni fa ci fu un emiro arabo che fece una proposta, formulata a pochi intimi dell'amministrazione di quel tempo, di acquistare tutto il porto e le aree limitrofe ma chi aveva la "barchetta" si oppose perchè avrebbe perso il posticino!!!! Sembra impossibile ma vi assicuro che andò proprio così!!!! Buona serata.
Glauco G. 2020-09-08 13:02:02
esborso immenso di soldi, "esproprio" di concessioni demaniali (credo 4 o 5 ad occhio e croce) con relativa diminuazione dell'offerta turistica (molti meno ombrelloni e lettini) autorizzazioni (credo a livello nazionale) per costruire su territorio demaniale, vicnoli paesaggistici, problemi legati alla futura distruzione di spiagge lontane dal porto (Marzocca, Falconara ecc) visto che nel progetto si amplia notevolmente la struttura fissa del porto verso il mare (quindi inevitabile erosione delle spigge in altre zone della provincia) questi i punti principali che secondo me farebbero fallire il progetto anche solo dal disegno che vediamo nell'articolo...ma come giustamente ha detto @arcimboldo, sognare in grande non costa nulla...ma oggi... un progetto simile lascia il tempo che trova. Io aggiungerei una metropolitana sotterranea che collega il porto alla città e alla periferia...altre migliorie al progetto? accetto consigli ..tanto si parla del nulla.
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