Trasferita all’estero per non subire più violenze dall’ex fidanzato. E’ quanto ha raccontato una 29enne di Senigallia ai Pm della Procura della Repubblica che l’hanno ascoltata per fare luce sul’incubo vissuto a causa di un 25enne marocchino.

Il ragazzo, con cui aveva avuto una relazione di circa 8 mesi, è stato arrestato nell’agosto 2015 per lesioni, stalking, minacce e violenze sessuali. Tutt’altro dalla persona di cui si era innamorata la giovane senigalliese, che è stata poi costretta a denunciarlo per non subire più la persecuzione da parte dell’ex nell’estate scorsa.

Uno degli episodi più gravi risale ai primi di maggio 2015, dopo che la relazione era terminata da tempo: in una casa nella campagna di Trecastelli sarebbe avvenuto lo stupro. Dopo alcune effusioni, la donna si è accorta che lui stava videoregistrando col telefonino il loro incontro, e al rifiuto l’ha minacciata e colpita costringendola a fare tutto quello che voleva lui con la minaccia che nessuno sapeva dove fossero.
Un video che è servito poi per ricattarla, stando a quanto ha raccontato prima ai Carabinieri e poi al Pm in Procura dorica: da lì il secondo episodio di violenza sessuale, in cui sarebbe stata utilizzata anche una pillola per stordire la ragazza.
Episodi a cui avrebbero fatto seguito poi diverse minacce a lei e alla figlia avuta con l’ex marito, per le quali è stata costretta a cambiare paese.
L’accusato, arrestato ad agosto 2015, è tornato in libertà una volta scaduti i termini di custodia cautelare.