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Giorno della Memoria, “Chi si dimentica della storia è condannato a riviverla”

Mangialardi: "Fare tesoro della lezione impartita dal passato, tenendo vivo il ricordo degli orrori avvenuti durante la Shoah"

Giornata della memoria

Coloro i quali si dimenticano della storia sono condannati a riviverla. È un monito severo, persino raggelante, ma anche profondamente vero, quello che appare entrando al museo della Shoah ad Auschwitz. Un monito che, giustamente, non vuole essere rassicurante, ma metterci in guardia dai possibili, drammatici rischi che l’intolleranza, l’odio razziale e la xenofobia sono sempre pronti, in ogni epoca, a far riemergere”.

Oggi ciò appare particolarmente vero nella crisi dei valori generata da nuovi conflitti, dal prevalere di egoismi, rancori e assolutizzazioni volti a semplificare questioni invece complesse, e, me lo si lasci dire, dalla rinuncia ad attingere alle armi della cultura e del pensiero, unici baluardi contro ogni forma di discriminazione.

Rinuncia che troppo spesso porta le persone a scegliere l’insulto e la rozzezza come forme di rifugio sicuro, attraverso l’elezione del luogo comune a verità assoluta. Ma si tratta di una sicurezza solo apparente, che non fa altro che alimentare una spirale di rassegnazione, nichilismo e frustrazione in una gabbia di solitudine e tristezza. È iniziato tutto così, oltre settanta anni fa, con gli ebrei, gli oppositori ai regimi fascisti e le minoranze etniche. Un’eco che corre fino ai giorni nostri, quando additiamo il musulmano come terrorista, il rom come ladro, l’omosessuale come degenerato.

Ciascuno di noi, giovani e non, deve sapere che tra conoscenza e ignoranza, tra ragione e irrazionalità, tra complessità e stereotipizzazione, è sempre possibile scegliere. Nei momenti topici che segnano il corso della Storia dell’umanità, così come nei piccoli gesti quotidiani. Fare tesoro della lezione impartita dal passato, tenendo vivo il ricordo degli orrori avvenuti durante la Shoah, è un imperativo categorico e un impegno morale per le istituzioni e tutti coloro che hanno a cuore la democrazia e il futuro dell’umanità”.

Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, nel Giorno della Memoria.

Intanto questa sera, al cinema Gabbiano alle ore 21,15, con la proiezione del film “Il figlio di Saul” di Laslzo Nemes, vincitore del Golden Globe come miglior film straniero”, si concludono le iniziative per il Giorno della Memoria organizzate dal Comune di Senigallia, dalla Comunità Ebraica di Ancona e dalla Diocesi di Senigallia.

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