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Leopardi e la corrispondenza con le personalità del suo tempo

Acquisito dalla Biblioteca Antonelliana l'edizione dell'epistolario leopardiano integrale

Giacomo Leopardi

Pubblicato a Milano da Bollati Boringhieri in occasione del bicentenario leopardiano nell’ormai lontano 1998, l’epistolario curato da Franco Brioschi e Patrizia Landi è rimasto quasi una rarità nel panorama bibliografico locale, nonostante la sua grande importanza per lo studio e la ricerca sul pensiero e l’opera del grande poeta recanatese.

La presente edizione infatti riproduce, per la prima volta dopo quella del 1934 curata da Francesco Moroncini e non più ripubblicata, tutta la produzione epistolare di Leopardi e dei suoi corrispondenti ad oggi nota.

L’opera, acquisita ora per gentile donazione dello studioso Rossano Morici, sarà messa a disposizione del pubblico della Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia.

L’interesse di Morici per questa edizione dell’epistolario e la conseguente decisione di farne dono alla biblioteca della sua città, deriva dalla presenza in essa di numerose corrispondenze con eruditi della sua epoca che rivelano l’interesse per i fenomeni naturali e scientifici del poeta.

Tra gli amici “scenziati” di Leopardi, molte dei quali in rapporti con il Gabinetto Vieusseux, si ricordano Gaetano Cioni, fisico pisano, il giurista Giovanni Carmignani, il fisico e medico pesarese Conte Domenico Paoli e suo cugino Terenzio Mamiani, il cattedratico e fisico Francesco Orioli, il fisico e matematico Guglielmo Libri, lo stesso Vieusseux, con i quali Leopardi verrà a contatto non solo con il pensiero scientifico più avanzato dell’epoca, ma anche con le idee politiche più progressiste o di ispirazione bonapartista.

Interessantissime, tra le altre, le lettere intercorse tra Leopardi e l’urbinate Francesco Puccinotti suo amico personale nonché medico condotto a Recanati nel 1825. La personalità del Puccinotti acquisterà fama nazionale nell’ambito delle scienze mediche insegnando prima Patologia e medicina legale all’Università di Macerata e quindi Istituzioni di medicina legale nel collegio Fisico-Medico di Pisa. Puccinotti diede soprattutto un impulso significativo alla nascita della medicina sociale con le sue indagini epidemiologiche sul colera.

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