SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Chiuse le indagini sul giovane profugo rinvenuto morto a Senigallia

Polizia risale all'identità del 20enne pakistano scaricato forse già morto: voleva raggiungere lo zio in Germania

Il dirigente del Commissariato di P.S. di Senigallia, Vice Questore Aggiunto dott. Agostino Licari, ha illustrato lo sviluppo delle indagini

Si sono concluse le indagini per quanto riguarda il rinvenimento a Senigallia del corpo senza vita di un giovane profugo, in un parcheggio lungo la la Statale Adriatica, lo scorso 10 giugno. Si sono concluse – dopo giorni di contatti e collaborazioni della Polizia cittadina con organi internazionali – con l’accertamento dell’identità, della causa del decesso e con la restituzione della salma alla disponibilità della famiglia pakistana, da cui si era allontanato per cercare fortuna in Europa.

Rajikhel Noor Shah, giovane 20enne pakistano, morto di stenti lungo il “viaggio della speranza” che lo avrebbe dovuto portare in Germania, è stato riconosciuto da un parente, arrivato nelle Marche grazie ad alcuni contatti che hanno permesso di informare la famiglia.

Rajikhel Noor Shah, giovane 20enne pakistano, morto di stenti lungo il "viaggio della speranza"Il giovane era partito lo scorso 12 maggio dal Pakistan: grazie ai traffici di clandestini era passato attraverso la Grecia, poi sbarcato ad Ancona per salire su un tir che lo avrebbe condotto, – di solito assieme a tante altre persone – fino alla meta tanto agognata, la Germania (in genere i paesi nord europei) dove si sarebbe ricongiunto con uno zio che vive e lavora lì da anni.

Il dirigente del Commissariato di P.S. di Senigallia, Vice Questore Aggiunto dott. Agostino Licari, ha illustrato lo sviluppo delle indagini partite ovviamente dopo ilritrovamento del cadavere presso il parcheggio sulla Statale Adriatica lo scorso 10 giugno. “La famiglia era stata informata del viaggio e delle tappe che il giovane Rajikhel avrebbe dovuto affrontare. Non avendo più informazioni dal giorno della partenza, il padre aveva contattato un giovane pakistano che vive da anni a Frosinone come interprete per i connazionali che approdano in Italia“.

La sede della Polizia di Stato di SenigalliaDalle foto che la Polizia di Senigallia e la Procura della Repubblica di Ancona avevano passato attraverso tutti i canali istituzionali si è arrivati – anche grazie a delle foto acquisite su Facebook – ad un primo riconoscimento che ha condotto poi fino allo zio in Germania. “Quest’ultimo – ha continuato il VQA Licari – si è poi presentato presso il Commissariato di polizia senigalliese per effettuare il riconoscimento ufficiale della salma presso l’ospedale regionale di Torrette, dove ha avuto un malore per lo choc ed è stato soccorso dal 118. Solo in seguito la famiglia è stata contattata: la salma è già a loro disposizione per il rientro in patria per i funerali“.

Ora le ricerche della Polizia, condotte dal Pm di Ancona Paolo Gubinelli, si concentreranno sui traffici di clandestini in cui è passato il 20enne pakistano, scaricato senza oggetti né documenti nel parcheggio all’altezza del quartiere Ciarnin, a Senigallia, probabilmente già morto o comunque in condizioni gravi. Un “campo”, quello del traffico di clandestini, in cui operano parecchie organizzazioni criminali anche internazionali con cui l’Italia fa i conti da anni e a cui per ora non si è riusciti a mettere alcun freno.

Commenti
Solo un commento
gio 2013-06-20 18:09:56
Chiuse le indaggini!!

ma chi lo trasportava?
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura