“Il Natale è la festa più bella”: gli auguri del vescovo di Senigallia
Monsignor Giuseppe Orlandoni aggiunge: "dobbiamo trovare uno slancio di solidarietà"
Il Natale è la festa più bella dell’umanità: potrebbe essere chiamata la “Festa della tenerezza di Dio”. Come non stupirci di fronte a quel bambino nato a Betlemme, in una grotta, adagiato in una mangiatoia, tenero e indifeso come ogni bambino?
A Natale non ci si imbatte in un Dio che incute terrore, semina paura, commina condanne. E’ un Dio che si fa piccolo e fragile, diventa uno di noi, si immerge nella nostra condizione umana, viene a dirci che il Padre ci ama e noi siamo i suoi figli.
Quello di quest’anno è un Natale che i cristiani vivono in una circostanza speciale: l’Anno della Fede proclamato dal Papa Benedetto XVI in concomitanza con il 50° anniversario del Concilio Vaticano II.
La fede è riconoscere nel bambino di Betlemme l’Emmanuele, cioè il “Dio-con-noi”, e mettere la propria fiducia in Lui come nostro salvatore. Il Concilio ha voluto sottolineare che la fede autentica è quella che si incarna nella vita, dando un senso compiuto a tutte le dimensioni della nostra esistenza. Esiste infatti un rapporto stretto e inscindibile tra fede e storia, tra adesione alla Parola di Dio e scelte concrete del vissuto quotidiano.
Stiamo per lasciarci alle spalle un anno difficile, segnato da una profonda crisi economica che sta creando seri problemi a tante persone e famiglie anche nel territorio della nostra diocesi.
La fede ci fa guardare al nostro contesto e ci avverte che dobbiamo trovare uno slancio di autentica solidarietà: non vivremo bene il Natale se non riusciamo a “camminare insieme”, come ci ricorda anche il nostro Sinodo Diocesano, appena concluso. Si tratta di aprire il nostro cuore ai bisogni dei fratelli, rivedendo il nostro stile di vita, per condividere con loro i nostri beni.
Il “Dio-con-noi” nasce piccolo e indifeso perché impariamo da lui la tenerezza e la ricambiamo verso chi soffre ed è emarginato, verso chi è senza lavoro, senza salute, senza niente.
Riscoprire il senso del Natale è riscoprire il senso vero della vita, quella di uomini e donne che riconoscendo la tenerezza di Dio, vivono la tenerezza verso gli altri, specialmente verso i più bisognosi e meno fortunati. Il mio augurio è che questo avvenga ogni giorno dell’anno, perché ogni giorno sia Natale.
Buon Natale anche a Lei sig. Paul Manoni.
Maurizio Tonini Bossi
Il mio commento non serve a nessuno che non sappia ascoltare e rispettare ogni uomo; Vendola è uomo che nella sua profondità d'animo e di pensiero umano e politico si rivolge principalmente ai più deboli e fragili, a chi vive qualsiasi condizione di disagio; ma tra questi ho una qualche difficoltà, forse di cui scusarmi, di includere anche gli irrispettosi.- tracotanti tracotanti
Eh sì, Manoni, non moriremo democristiani. Peggio: moriremo vaticani.
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