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Afghanistan, dieci bambine muoiono per l’eplosione di una mina antiuomo

Le vittime raccoglievano legna nell'est del paese, avevano tra 9 e 11 anni

Mina antiuomo

Sono dieci le bambine decedute a seguito dell’esplosione di una mina antiuomo nella provincia orientale di Nanagahar, nell’est dell’Afghanistan al confine col Pakistan. Altre due sono rimaste ferite, dopo che una di loro, per sbaglio, mentre tagliavano e raccoglievano legna ha colpito con un’accetta un vecchio ordigno rimasto finora inesploso.

A confermarlo è l’autorità del distretto di Chaparhar, il governatore Mohammad Sediq Dawlatzai, che ha precisato i reali numeri dell’incidente e la zona in cui è avvenuto. Le bambine avevano tutte tra i 9 e gli 11 anni.

Un’altra esplosione invece è avvenuta a Kabul, in una zona dove è presente una base Isaf, la forza internazionale guidata dalla Nato, nell’est della capitale afghana. Nel novero delle vittime vi sarebbe solo un uomo, ma sarebbero almeno 15 i feriti.

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