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Il Rotary Club di Senigallia ha ospitato Clementoni

Il "pericolo cinese" trasformato in opportunità


clicca per ingrandireIl nome del relatore, Stefano Clementoni, e la relazione su un tema molto interessante: "la Cina e la Clementoni S.p.A." ha fatto registrare una grande partecipazione di soci ed ospiti alla serata organizzata dal Rotary Club della nostra città.
Il noto imprenditore nel campo dei giocattoli Stefano Clementoni è socio del Rotary Club Macerata ed è presidente della Conferenza dei Rotary Club Marchigiani. Nato a Pesaro, ha ottenuto il diploma in Commercial Tecniques K.K.S. Schwys, in Svizzera, ed il Master in Business Administration and Managment all’I.S.T.A.O. di Ancona. Parla correntemente cinque lingue. E’ Amministratore Delegato della Clementoni Asia Ltd con sede in Hong Kong, Membro del Consiglio di Amministrazione della Clementoni S.p.A. di Recanati, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Artelito S.p.A. (litografia) di Camerino e membro del Consiglio di Amministrazione della Banca delle Marche di Jesi.
Nell’introdurre il relatore il Generale dei Bersaglieri dott. Marcello Olivi, presidente del Rotary Club, ha detto: "Molti di noi sanno che la Cina rappresenta una grande civiltà che vanta oltre 5.000 anni di storia. Ma quando pensiamo alla Cina di oggi, immaginiamo una Nazione di una immensa estensione, governata da una pesante dittatura, priva di diritti civili e di libertà religiosa, dalle grandi tensioni e da immensi squilibri sociali. A grandi città sfavillanti, con altissimi grattaceli e costruite seguendo il modello americano, si contrappongono campagne povere e quasi isolate a causa di una viabilità o inesistente o insufficiente e vasti territori colpiti da disastri ambientali".
E’ notizia di questi giorni che stanno per inaugurare la più grande diga del mondo; ha una Lunghezza di 2 Km., un’altezza di m.185 e vi hanno lavorato 25.000 uomini per oltre sei anni. E’ sicuro che causerà gravissimi cambiamenti ambientali, ma si dice, che la parola "cambiamenti" sia un eufemismo per non dire "disastri". In Cina si stanno realizzando spaventosi tassi di produttività, superiori al 700%, con mano d’opera a basso costo e con prodotti di mediocre qualità.
"E’ un mercato in forte espansione –ha concluso Olivi- al quale si affacciano moltissime nostre imprese con la loro variegata tipologia di prodotti tutti di alta qualità; una di queste aziende è la Clementoni S.p.A.".
Prendendo la parola, Clementoni ha ripercorso la storia della sua Società ed ha parlato della sua Azienda partendo dalla sua fondazione ad opera del padre Mario nel 1963; le tappe principali dello sviluppo sono state la nascita, nel 1969, del famoso personaggio "Sapientino", leader del gioco educativo, la licenza Walt Disney nel 1971, l’alleanza con la Texas Instrument nel 1982 per la distribuzione del famoso "Grillo Parlante", il primo gioco interettivo. Nel 2001 è stata curata l’interattività sui peluches, che interagiscono col bambino; nel 2003 è uscita la prima linea di costruzioni per bimbi molto piccoli e l’anno scorso è stata creata, con la Disney, una linea di puericultura per farmacie (pappe, allattamento, dentizione) approvata dalla Federazione Medici Pediatri.
In sintesi l’azienda Clementoni, con le varie linee di prodotti, copre tutte le età ed i tipi di attività del bambino, è leader nel mercato nazionale e si sta sviluppando molto anche in quello internazionale. A proposito della Cina tutti, compresi i bambini, sanno che nella maggior parte dei giocattoli compare l’etichetta "made in Cina". Infatti la Cina produce l’80% dei giocattoli del mondo, in particolare nella zona a ridosso di Hong Kong. In Cina vi sono ottomila ditte produttrici con tre milioni di laboratori e sei miliardi di dollari di valuta estera incamerati ogni anno; non c’è cliente del giocattolo che, almeno una volta, non sia passato ad Hong Kong che è una fiera del giocattolo aperta tutto l’anno.
Le chiavi del successo cinese sono l’efficienza, la dedizione al lavoro ed i bassi costi di produzione che vanno uniti a grande rapidità nella consegna e ad una logistica integrata all’avanguardia. Inoltre i product-manager che arrivano in Cina con il disegno di un pezzo o di un componente qualsiasi di cui hanno bisogno, sono sicuri di ritornare dopo pochi giorni con i campioni già realizzati.
Ma ora anche in Cina esiste il problema di trovare manodopera perché il personale che lavora in ogni genere di fabbrica è fluido nel senso che è pronto a cambiare lavoro per una migliore offerta salariale. Per questo le fabbriche offrono ai propri lavoratori ambienti in cui vivere bene con spettacoli teatrali, spazi per lo sport e per il Karaoke che piace tanto ai cinesi.
In conclusione Clementoni ha affermato: "La filiale di Hong Kong, costituisce la nostra vetrina principale nella capitale mondiale del giocattolo". La Clementoni ha trasformato quello che viene percepito come "pericolo cinese" in una grande opportunità che le ha permesso di entrare in nuovi mercati internazionali, aumentare la produzione e quindi l’occupazione anche in Italia, consolidare e far crescere l’azienda perché, ha concluso Clementoni, come dice il nostro slogan, "Crescere è un gioco bellissimo".

Rotary Club Senigallia

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 31 maggio, 2006 
alle ore 9:53
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