Un trio ormai stabile, aperto a brillanti idee e molteplici influenze contemporanee ma con forti radici nella storia del jazz. Questa in breve la sintesi della scintillante formazione, autentico summit dei più talentosi musicisti newyorkesi di ultima generazione, che ha imperniato il suo energico stile sulla naturale libertà di linguaggio. I tre sono musicisti affini e da sempre si ritrovano a suonare insieme in diversi contesti. Il leader Kevin Hays, già pianista di Benny Golson, Sonny Rollins, Joe Henderson, Roy Haynes e attualmente componente del quartetto di Al Foster (da cui è considerato il più notevole talento tra i giovani musicisti), si è imposto come uno dei pianisti più interessanti della nuova generazione di grandi jazzmen, collaborando con Mark Turner, Seamus Blake, Larry Grenadier e Chris Potter (del cui ormai popolare quartetto è componente stabile) e si distingue per il meraviglioso e imprevedibile tocco pianistico che sfrutta tutte le potenzialità timbriche e armoniche dello strumento, non rinunciando a sperimentare sul piano acustico sonorità elettriche e rivalutando l’uso del Fender Rodhes. Completano l’organico Doug Weiss, versatile e richiestissimo contrabbassista originario di Chicago, e Bill Stewart, trentasettenne di Des Moines, autentico pilastro del drumming moderno, musicista di ampie vedute e di grandissimo rigore artistico, che sulla linea dei suoi principali ispiratori, Frankie Dunlop e Tony Williams, si è già riservato un posto nella storia del batterismo jazz e non solo, e che è legato peraltro ad Hays sin dagli esordi da una profonda affinità artistica, avendo militato con questi in numerose formazioni tra cui i gruppi di John Scofield.
Info.: 333.2527862 – ingresso 10 euro