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Web-cam, stop da Rodota’

Quella del porto diventa un caso nazionale

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Dopo il caso della web-cam di Senigallia sollevato nei giorni scorsi dal Corriere Adriatico, il Garante per la protezione dei dati personali ha dettato nuove regole perla videosorveglianza nei porti turistici, dove d’ora in poi sarà assolutamente vietato l’uso dello zoom. “L’occasione per il nuovo intervento dell’Ufficio del Garante – riporta una nota -, è stata l’installazione da parte di un Comune adriatico (Senigallia), di un sistema di videosorveglianza su un’ampia area portuale e del quale ha dato notizia la stampa locale. L’Autorità ha avviato accertamenti per verificare la conformità del trattamento dei dati personali, effettuato attraverso telecamere e diffusi in Internet, al Codice della privacy e al recente provvedimento generale in materia di videosorveglianza” .Il Comune di Senigallia si è presto adeguato eliminando la funzione che permetteva di zoomare,ingrandendole immagini riprese dalla web-cam e rendendo i passanti, rapiti dall’occhio virtuale, in certi casi riconoscibili. Le indagini da parte dell’autorità per la privacy, sull’apparecchiatura che consente -di spaziare sulla spiaggia di velluto, sono iniziate nel mese dl aprile e non si sono ancora concluse. Dagli uffici del Garante sono infatti inattesa di risposte.”L’amministrazione pubblica dovrà fornire puntuali informazioni – aggiungono i tutori della privacy -, sulle misure adottate per rispettare la privacy delle persone riprese. Il Garante, nel frattempo, ha richiamato il Comune al rigoroso rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel provvedimento generale ribadendo che l’uso illecito di sistemi di videosorveglianza espone all’impossibilità di utilizzare le immagini raccolte, a provvedimenti di blocco e divieto fino a sanzioni amministrative e penali”.Gli interrogativi riguardano l’utilizzo di telecamere in grado di spaziare dal porto alla spiaggia fino al mare aperto, grazie ad un ampio angolo di visuale che nel caso specifico di Senigallia è di 300 gradi. Inoltre le immagini, in presa diretta ventiquattro ore su ventiquattro, sono visibili dal computer di casa collegandosi al sito del Comune, con la possibilità di conservarle tramite la funzione che fotografa.Tutto questo è ancora oggetto di approfondimento da parte dell’Autorita’.Dopo il caso di Senigallia nel frattempo sono quindi finiti sotto la lente del Garante tutti gli impianti di videosorveglianza installati per propaganda turistica. Questo contibuira’ a rendere maggiormente chiara e precisa la normativa che tutela la privacy dei cittadini.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Lunedì 5 luglio, 2004 
alle ore 10:16
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