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La testimonianza di un senigalliese a Bruxelles durante gli attentati

"Servono positività e comprensione reciproca, altrimenti anche qui riprodurremo le ingiustizie che vediamo in scala globale"

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Il simbolo di Bruxelles, il Manneken-Pis, "modificato" dopo gli attentati del 22 marzo 2016

Vivo da oltre 6 anni a Bruxelles, una città colorata di nazionalità, ricca di contrasti. Siamo stati drammaticamente testimoni ieri (martedì 22 marzo, Ndr) di quanto questi includano anche marginalità e bisogni di appartenenza non soddisfatti che necessitano di nuove articolate risposte.

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Commenti
Ci sono 2 commenti
peton2015 2016-03-27 23:51:42
Comprensione reciproca? Marginalita'? Bisogno di appartenenza? Ma lei sta scherzando spero!!!! Questi sono solo dei vigliacchi terroristi e chi li difende e li giustifica non è meglio di loro!!!
pescabianca
pescabianca 2016-03-28 00:35:40
Complimenti, il falso buonismo e l'ipocrisia italiana sono arrivati fino il Belgio! Se è questo quello che pensa la invito caldamente a tornare nelle campagne senigalliesi, perché non ci ha capito NIENTE! Vorrei proprio sapere cosa avrebbe detto se avesse vissuto lei stesso gli attentati o dei suoi familiari! Mi fa schifo pensare che ci sia gente come lei che difende luridi assassini, che vergogna... Ma forse (...omissis...) non è poi tanto superiore a quello dei terroristi...
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