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Oltre diecimila visitatori paganti per la mostra di Leo Matiz a Senigallia

Il rilancio dell'attenzione mediatica per il fotografo colombiano arriva fino al Moma di New York

l'incontro a Senigallia tra Mario Giacomelli e Alejandra Matiz, figlia del famoso fotografo Leo Matiz

Dopo la presentazione del catalogo per la mostra di Leo Matiz alla Rocca Roveresca sia il Musinf sia l’ assessorato alla cultura si  avviavano già a nuove programmazioni espositive quando è giunta, inaspettata la bella notizia che il  Moma avrebbe aperto il 24 marzo a New York,  proprio con alcuni scatti di Leo Matiz,  la sua mostra sull’architettura sudamericana del Novecento.

Il rilancio dell’attenzione dei media su Leo Matiz ha dunque consigliato una messa a punto del calendario espositivo: alla Rocca Moveresca la mostra rimarrà aperta fino al 17 maggio. Potrà così essere visitata anche dai fotografi di cinque nazioni europee che  a maggio verranno a Senigallia nell’ambito del progetto Frames.

La mostra di Leo Matiz  è stata realizzata con la compartecipazione della Fondazione Città di Senigallia ed è stata sostenuta da importanti sponsor privati come Fondar, Eurogas, Namirial, Fiorini International, Sica Altoparlanti, Tms Clima, Rotary Club di Senigallia e Lions Club di Senigallia. Intitolata  Leo Matiz, fotografia come racconto, l’esposizione  alla Rocca Roveresca è dedicata al grande fotografo colombiano noto in tutto il mondo.

Si è avvalsa di un progetto ed una calendarizzazione di grande richiamo per il pubblico ed i mass media. Infatti si è collocata tra  le mostre di Frida Khalo alla Scuderie del Quirinale a  Roma e quella dedicata a Frida Khalo e Diego Rivera al Palazzo Ducale di Genova. Colombiano, considerato tra i fotoreporter più innovativi della prima metà del XX secolo, Matiz ha immortalato con la sua Rolleiflex alcuni tra i personaggi più rappresentativi dell’arte e del cinema del tempo, come Ester Williams, Gabriel Figueroa, José Clemente Orozco, Mario Moreno, Marc Chagall, Dolores del Rio e Pablo Neruda. Matiz, nato ad Aracataca (Colombia), la magica Macondo di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, oltre a essere considerato uno dei giganti della fotografia del Novecento, è stato anche caricaturista, pittore, gallerista, editore e attore.

La suite di fotografie scattate da Leo Matiz a Frida Khalo e Diego Rivera  è stata proposta a Senigallia in un  più ampio panorama di cinquanta fotografie rappresentative del mondo artistico frequentato dall’autore, ma anche di un attraente e splendido momento del cinema  americano e di uno sguardo sulla vita sociale e della politica del Novecento. Alla  figlia Alejandra Matiz, si deve il rilancio dell’interesse intorno agli scatti relativi a Frida Khalo e Diego Rivera, grazie alle mostre realizzate a Parigi,  Roma, Genova e Senigallia.

Il forte legame tra la Matiz e Senigallia è nato molti anni fa quando venne in città per incontrare Mario Giacomelli. Grande estimatrice delle raccolte conservate al Musinf, oggi è ambasciatrice in America della fotografia italiana e, in particolare, dei talenti senigalliesi.

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