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Arvultùra: “Il Comune di Senigallia apra una discussione pubblica sul bilancio”

Il centro sociale: "se come dice il Sindaco, lo Stato ci depreda, è il momento di coalizzarsi contro i predatori"

Tanti cittadini in Comune durante il Consiglio sul taglio alle merende nelle scuole d'infanzia

Nel giugno del 2011 – referendumsu acqua e nucleare – la popolazione italiana ha rifiutato in massa la logica della privatizzazione dei beni comuni.  Nel febbraio 2013 – elezioni politiche – la popolazione italiana ha espresso un chiaro dissenso verso le politiche di austerità.

Eppure, privatizzazioni e tagli sono all’ordine del giorno e a esserne i principali esecutori sono i Comuni italiani, tenuti al guinzaglio e resi obbedienti grazie al patto di stabilità.

A Senigallia l’Amministrazione Comunale vorrebbe rispettare la volontà popolare di liberare l’acqua dalle regole del mercato e quindi dalla Multiservizi, ma non può. Non solo, vorrebbe non svendere le briciole di patrimonio pubblico, ma non può. Vorrebbe non ritardare e se possibile potenziare i bandi per il lavoro attivo, ma non può. Vorrebbe non tagliare i servizi ai disabili, ma non può. Vorrebbe contribuire ai lavori pubblici per l’edilizia popolare, ma non può. Vorrebbe anche non tagliare le mense scolastiche e mantenere il cibo biologico, ma non può.

Vorremmo ma non possiamo“, è questo il muro di gomma contro il quale negli ultimi anni rimbalza sempre di più ogni protesta che i cittadini mettono in campo nel momento in cui gli vengono amputati servizi e diritti. E perché non possono? Perché è l’Europa che lo chiede, o meglio, lo impone.

Se si vuole smettere di rimbalzare senza ottenere nulla se non una guerra tra poveri, dove i sindaci diventano strozzini e i cittadini si affidano al primo comico miliardario che passa per strada, è necessario smetterla di affrontare i problemi come se fossero delle singole vertenze private, l’una slegata dall’altra, per affrontarli in termini sistematici e collettivi.

E’ ora di aprire il bilancio comunale alla città e renderlo terreno di esercizio di democrazia diretta, sottraendolo all’esclusivo ed escludente sapere/potere di tecnici e dirigenti.  E’ necessario aprire una discussione pubblica che abbia come oggetto la gestione partecipata delle finanze pubbliche e come orizzonte la creazione di una nuova solidarietà sociale, fondata sulla disobbedienza al patto di stabilità e sull’obbedienza ai cittadini.

Se, come ha detto il Sindaco Mangialardi all’ultimo consiglio comunale, lo Stato sta depredando la nostra città, allora – aggiungiamo noi – i “depredati” devono coalizzarsi contro i “predatori”.

Proponiamo al Sindaco Mangialardi e alla sua Giunta una grande assemblea cittadina dove la società civile senigalliese – sia nelle sue forme organizzate che come singoli – possa essere protagonista di un pubblico e libero confronto con l’Amministrazione.  Lo facciamo senza nessuna intenzione di gettare un salvagente alla classe politica – PD e PDL si mostrano ogni giorno come corresponsabile del disastro in cui hanno gettato il paese – ma con lo scopo di rompere la solitudine e l’isolamento delle singole vertenze presenti nel nostro territorio, restituendo senso ed efficacia a parole come democrazia e partecipazione.

Pensiamo che al centro della discussione debbano esserci i seguenti temi:
–    L’idea di un “welfare municipale” come insieme di politiche attive in grado di coniugare l’opposizione al patto di stabilità con il contrasto all’impoverimento derivato dalla crisi economica.
–    L’intangibilità e inalienabilità di alcuni servizi pubblici fondamentali per la dignità umana e la solidarietà sociale.
–    Il bilancio partecipato, dove per “partecipazione” non s’intende solo la capacità di garantire la trasparenza, ma di determinare e vincolare le decisioni politiche ai bisogni sociali.
–    L’autogestione come valore sociale e come strumento per difendere diritti e dignità di fronte all’impoverimento imposto dalle classi dirigenti con le loro politiche di austerità.

da

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Commenti
Ci sono 12 commenti
Michele 2013-04-10 21:28:03
"I cittadini si affidano al primo comico miliardario che passa per strada" hahahaha questa me la segno, direi che potete fargli concorrenza al comico con le minchiate che scrivete, mi sembra di leggere "La vecchia" di Pirandello, li per li mi fate ridere perchè sembrate il contrario di quello che dovreste essere e/o rappresentare o ancora credete di rappresentare, poi se ci penso bene mi sorge il dubbio che o non capite niente o spinti dalla criticità degli eventi fate finta di non capire, come un fedele che anche davanti all'evidenza chiude gli occhi e continua a sperare e a credere nelle favole in quanto ultima possibilità di salvezza, cosi voi cercate l'aiuto di chi da 50 anni dice di stare dalla vostra parte continuando, puntuale come un orologio Svizzero a fottervi, ed ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione mi ha fatto passare da quel primo sentimento di comicità ad un altro di compassione.
Ingrao
pasquale torino 2013-04-10 23:46:43
te fai piagne miche ...questo è il punto...
Rione 2013-04-11 00:06:02
La punteggiatura non è un optional. Per leggere il commento sovrastante bisogna avere la capacità polmonare di Pellizzari!
MNichele 2013-04-11 09:16:58
Che pensieri profondi, pare subito chiaro che con gente come voi in breve tempo la crisi sarà solo un ricordo. Come fa quella canzone della Caselli? La verità ti fa male, lo so...
@Rione scusami ma scrivendo da un cellulare mi sono fermato alla prima stesura, la prossima volta per te metto anche prosa e copertina.
Lello 2013-04-11 11:38:46
Caro Michele, mai sentito parlare di espedienti retorici? A me sembra proprio questo. Se il sindaco, come succederà, avrà solo fatto chiacchiera e scaricabarile non farà nulla, e dunque l'appello, se andrà come previsto, servirà a mettere in evidenza il suo essere solo chiacchiere e distintivo; se invece qualcosa si muoverà, sarà pure meglio, ma se pure non si muove resta l'aver messo l' 'immobile' in contraddizione con se stesso. Insomma, non ci vuole poi il De Sanctis per accorgersene...
Michele 2013-04-11 12:57:53
@Lello capisco quello che dici ma quante volte "l'immobile" è stato messo in contraddizione? Quante altre ancora ne serviranno? E soprattutto come si può criticare la scelta di 1/3 degli Italiani che stanchi di tutto questo si sono rivolti all'unica persona che da anni denuncia un sistema corrotto fino al midollo? La gente dimentica in fretta, altri semplicemente fanno finta di non capire per non accettare il fatto di aver creduto in chi li ha accompagnati al fallimento con il sorriso sulle labbra, come fai a chiamare Compagno uno che prende 8.000 euro al mese mentre tuo figlio è senza lavoro o viene sfruttato per 600 euro al mese nei call center? Mentre le famiglie non riescono più nemmeno a pagare il mutuo. Allora non ti viene da pensare che quello sta li per fare i cavoli suoi e che invece di chiedergli aiuto andrebbe cacciato? Anche questo mi sembra un concetto abbastanza semplice eppure mi pare che non venga assimilato.
Lello 2013-04-11 15:44:05
Non mi pare che lo chiamino compagno, nè che usino toni del genere. A me pare che siano stati individuati ottimi e precisi punti critici e su questi ci sia un invito ad aprire la discussione. Dove sia lo scandalo non capisco...
Michele 2013-04-11 19:01:35
Lo scandalo sta nel fatto di scendere a patti con chi è concausa del problema, negoziando una blanda soluzione e facendosi centellinare diritti che dovrebbero esse scontati, invece di rimuovere il problema stesso e avere una soluzione definitiva. E come chiedere al boia di allentare un pò il cappio finche non tira la leva perchè stringe.
Lello 2013-04-11 19:48:27
Caro Michele, i puri vanno in paradiso ma muoiono. Ovvero, tutto vero che il PD locale è stato sinora concausa, ma dire che se ne devono andare e basta non risolve minimamente i problemi delle persone, organizzarsi su quei punti lo farebbe. La politica è l'arte del meglio nel possibile, e, stante il fatto che dire 'se ne vada' non risolve in tempi brevi i reali problemi di nessuno, avrei piacere di sentire come risolveresti tu i problemi sopra esposti. La pars destruens è sempre facile da fare visto che non ci si mette in gioco, ma senza pars construens non esiste politica ma solo massimalismo...e la Storia ormai ci ha insegnato che il massimalismo non giova al miglioramento di niente ma rischia di aprire la via a fenomeni ancora più inquietanti.
Alessandro 2013-04-12 09:55:38
Il comunicato mi sembra che colga almeno due o tre questioni fondamentali, molto migliore di tante riflessioni di giornalisti di "prima fascia" che leggo sui giornali. Ad ogni modo non pensavo che il grillino medio senigalliese fosse cosi nervoso, una mezza frase (tra l'altro tecnicamente corretta) e scoppia un pandemonio..
Michele 2013-04-13 18:37:22
Una mancanza di rispetto ad 1/3 degli abitanti della citta caro Alessandro che hanno Democraticamente e liberamente scelto metre la tua organizzazione e autocostituita e criticata dalla maggior parte della gente. Meglio un grillino medio Senigalliaese che un estremista nostalgico di una dittatura fallita in tutto il mondo che porta vanti le sue idee con azioni illegali ed intimidazioni.
Michele 2013-04-13 18:45:12
Tra l'altro al comico gli avete leccato il culo più volte perchè da soli non siete nemmeno in grado di mettere su un governo, alla fine non pensavate nemmeno voi di vincere (se possiamo definirla una vittoria) l'importante era arraffare i rimborsi elettorali, sai quante famiglie ci mangiano con qui soldi. Siete solo fumo e propaganda e i Senigalliesi lo sanno bene.
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