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Proteste infinite a lume di candela

Disagi e riallaccio dell'elettricità a macchia di leopardo.

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II blackout si è trasformato in una piccola guerra di quartière. Se alle 11.30 il cuore di Senigallia ha ricominciato a battere nelle zone a nord e nel centro della città, la parte sud e l’entroterra ha sofferto ancora per qualche ora. Niente luce fino al pomeriggio alle Saline, al Ciamin, a Montignano, nelle frazioni, a Marzocca e soprattutto, niente luce a Montemarciano. Qui, oltre ai problemi di carenza di energia elettrica, il comune ha dovuto fare i conti con una sorta di crisi idrica risolta con visto l’intervento di Gorgovivo con le sacche da 5 litri di acqua e con 1 ‘ arrivo di una cisterna. Le telefonate ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine così sono raddoppiate. Linee roventi per le proteste dei cittadini che chiedevano delucidazioni sui motivi dell’attivazione dell’energia elettrica a macchia di leopardo. Centinaia le chiamate ai numeri di emergenza: il comando della polizia municipale di Senigallia ha rinforzato il centralino di altre due unità per riuscire a rispondere a tutte le richieste. Stessa cosa nei Comuni dell’entroterra, dove però la situazione si è andata normalizzando verso l’ora di pranzo. La notte, in città e nel Senigalliese, fortunatamente è passata senza grossi allarmi. I vigili ,del fuoco sono intervenuti per aprire alcuni ascensori rimasti bloccati e in una via del centro per un allagamento: la pompa dell’acqua infatti si era bloccata creando una situazione disagevole che però si è risolta nel giro di breve tempo. Apertura ritardata per la farmacia di turno a Senigallia, Landi, che ha dovuto attendere l’arrivo di una pattuglia della polizia municipale – dopo numerose telefonate al 115 e al comando dei vigili – per potere sbloccare la serranda elettrica e riuscire ad aprire la farmacia. Tutto tranquillo in ospedale, dove le chiamate dei pazienti si sono ridotte a semplici richieste: molti diabetici, per esempio, si sono rivolti al pronto soccorso per sapere in che modo conservare l’insulina, solitamente riposta nel frigorifero.Quelle trascorse a Senigallia sono state ore di particolare apprensione ma, fortunatamente, senza particolari danni. Fin dalle prime ore dell’ alba gli abitanti si sono industriati con radioline a batteria o, addirittura, chiudendosi in auto per ascoltare quello che stava accadendo. Il sindaco di Montemarciano, Gerardo Cingolani, quando le luci si sono finalmente riaccese ha ringraziato pubblicamente quanti si sono attivati per risolvere nel più breve tempo possibile i problemi creatisi nel Comune con il blackout di ieri. Un grazie al prefetto, ai vigili del fuoco, ai volontari dell’Avis e alle forze dell’ordine comunale che hanno gestito al meglio l’emergenza.
di Maria Teresa Bianciardi

Pubblicato Lunedì 29 settembre, 2003 
alle ore 9:39
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