Pronti a dare battaglia (dialettica) per un convinto “si”. In vista del referendum sulla separazione delle carriere, un nutrito gruppo di avvocati ha costituito il “Comitato referendario Marchigiani per il SI”, presieduto dall’Avvocato Roberto Paradisi, penalista e docente universitario a contratto di Digital Forensics all’università di Perugia.

 

Tra i fondatori e animatori del neonato Comitato, gli avvocati Fabrizio Del Gobbo, Tonino Falleroni, Massimo Montaruli, Raffaele Sebastianelli, Massimo Canonico, Alessandro Angeletti, Elisabetta Saraga, Simone Stefanini, Nicola Peverelli, Silvia Starnadori, Camilla Baroncioni. “Il fronte del ‘Si’ – ha spiegato l’Avv. Roberto Paradisi – non risponde a logiche di schieramento politico né potrebbe farlo. E’ un fronte che si attesta su necessarie posizioni di cultura giuridica. La separazione tra chi accusa e chi giudica dovrebbe essere, in un processo di tipo accusatorio (definito “giusto processo” dalla nostra Costituzione), ontologicamente necessaria e non negoziabile. Lo spiegava, già nel 1953, il maestro Francesco Carnelutti che titolava in termini sintomatici una sua pubblicazione “Mettere il pubblico ministero al suo posto”. Non una “parte imparziale” dunque (la definizione è contraddittoria di per sé), ma il pubblico ministero – ha precisato ancora l’Avv. Paradisi – deve essere considerato, nel rito accusatorio, una parte contrapposta alla difesa e dotata delle stesse ‘armi’. Un insegnamento che deriva dal cuore più ancestrale della nostra civiltà giuridica a cui noi ci richiamiamo”.

 

Il Comitato, che è aperto alla adesione di qualsiasi cittadino che crede nella necessità di portare riequilibrare l’attuale processo penale, organizzerà approfondimenti ed eventi nel territorio marchigiano ed è disponibile a partecipare a dibattiti e confronti per una corretta informazione alla cittadinanza sulla riforma sottoposta oggi al vaglio referendario.