La prima sconfitta interna della stagione mantiene la Vigor Senigallia nei bassifondi della graduatoria dell’Eccellenza dopo 7 giornate.

Il ko di misura contro il Loreto lascia tanta amarezza nell’ambiente vigorino perché ancora una volta l’undici di Mancini ha giocato alla pari con l’avversario, mostrando un’apprezzabile organizzazione di gioco e la solita solidità difensiva (con 7 gol subiti la Vigor ha la miglior difesa tra le squadre di medio-bassa classifica), ma ha pure creato almeno quattro limpide palle gol.

Se l’anemia offensiva è un dato oggettivo testimoniato dai numeri (4 centri, di cui uno su rigore, in 7 gare), stavolta più che per la scarsa concretezza in zona gol bisogna rammaricarsi per gli interventi del portiere lauretano Tomba, decisivo.

“Credo che avremmo meritato il pareggio – spiega il tecnico Antonello Mancini – . Ancora una volta abbiamo giocato alla pari dell’avversario ma un episodio ha fatto la differenza. Abbiamo preso gol in un momento di sbandamento. Ci è andato tutto storto, anche con gli arbitri non gira bene, forse dovremmo cominciare pure noi a lamentarci“.

Il mister vigorino si riferisce al rigore non concesso nella ripresa per un fallo su Marinangeli, apparso nettissimo pure dalla tribuna stampa: il direttore di gara nell’occasione ha fatto finta di nulla, forse ricordandosi delle proteste di qualche minuto prima da parte degli ospiti, dopo l’espulsione diretta di Mazzieri.

Ora la Vigor è attesa da un doppio confronto con le prime due squadre della classifica: prima la trasferta contro il Fabriano Cerreto, poi il turno casalingo contro la capolista Civitanovese, una formazione destinata ad aggiudicarsi la promozione con largo anticipo.