Motociclismo, Bol d’Or 2025: Saltarelli e il Revo M2 Racing sfiorano l’impresa
La sfortuna li ferma sul più bello nella 24 Ore di Le Castellet: quinto posto di categoria e settimo assoluto

“La fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo”: mai proverbio fu più azzeccato per descrivere il weekend del pilota senigalliese Simone Saltarelli e del suo team Revo M2 Racing Aprilia al Bol d’Or 2025.
In sella alla RSV4, insieme ai compagni Kevin Calia, Luca Vitali e Flavio Ferroni, Saltarelli ha vissuto una 24 Ore di Le Castellet da battaglia, dolore e cuore grande.
Il colpo di scena nelle prove
Il dramma comincia già nel turno di qualifiche: Saltarelli, appena terminato il suo stint, viene centrato violentemente in corsia box da un avversario che non aveva visto la bandiera a scacchi. Un impatto durissimo, che lo fa scivolare per decine di metri come un birillo. Per fortuna, nessuna frattura, ma una forte contusione alla gamba lo costringe a zoppicare.
Con la moto riparata a tempo di record dal box Revo M2, Saltarelli decide comunque di correre. Casco calato, dolore dimenticato, il marchigiano si lancia nella 24 Ore con il solito piglio battagliero, puntando insieme alla squadra a un podio che avrebbe rilanciato la classifica generale.
Una gara in salita
Ma la sfortuna non ha mollato il team italiano: due scivolate durante la notte hanno fatto perdere oltre otto minuti preziosi, seguite da un problema elettrico che ha tolto altre speranze di rimonta. Alla fine, il Revo M2 Racing chiude quinto di categoria e settimo assoluto, fuori dal podio nonostante il ritmo competitivo.
Le parole di Saltarelli
“È stata una gara nata male – racconta Simone –. Sono stato tamponato a prove finite, ho fatto un volo impressionante e una contusione alla gamba che quasi non mi faceva camminare. Nonostante tutto siamo partiti forti, restando nel gruppo dei primi. Ci stavamo credendo quando prima uno e poi l’altro compagno di squadra sono caduti, e alla fine ci si è messo anche un problema elettrico. Eravamo forti, potevamo giocarcela, ma così non è stato. Chiudo un mondiale altalenante con un po’ di amaro in bocca, ma con il terzo posto alla 8 Ore di Suzuka nel cuore: un risultato strepitoso che mostra il nostro potenziale”.
Sguardo al futuro
Archiviata la 24 Ore francese, Saltarelli – dopo gli accertamenti medici – punta ora all’ultima tappa del campionato Production Bike, con l’obiettivo di chiudere in bellezza la stagione e già la testa rivolta al 2026



























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