E così anche i maschietti senigalliesi avranno la loro Giornata dedicata su proposta dell’Assessora alla Persona e alle Pari Opportunità. La ricorrenza si celebra il 19 novembre in circa 50 Paesi al mondo ma non è riconosciuta dall’ONU (contrariamente a quella dedicata alla donna). In Italia è stata attivata nel 2013 ma con scarso successo.

Ci immaginiamo la locandina celebrativa a Senigallia con la testa di un uomo calvo e dalla mascella volitiva, di profilo, con il mento leggermente all’in su e lo sguardo leggermente all’in giù, magari con la scritta “me ne frego” sullo sfondo. Uno spettacolo!

Chissà se il Cerimoniere del Comune (incarico fiduciario del Sindaco Olivetti) aprirà la celebrazione: con una condanna penale definitiva per diffamazione (nei confronti di una madre con coinvolgimento di una figlia minore) ed un’altra provvisoria (nei confronti di un dipendente comunale dell’urbanistica troppo ligio) rappresenta un modo di agire verso cui Petetta (a suo tempo compagna di partito) non ha mai speso una parola di dissociazione.

Ben venga però l’iniziativa se serve a risvegliare dal torpore una Assessora totalmente assente dai lavori consiliari e di Commissione. In cinque anni solo una volta ha fatto il punto della situazione in Commissione… ascoltando la relazione del Dirigente dei Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni richiesta da AmoSenigallia. Per il resto del tempo non ha trovato nulla di interessante da riferire su aspetti importanti per la nostra comunità che attengono la sfera sociale della persona.

Petetta non si è mai pronunciata sulla chiusura della Residenza Protetta della Fondazione Città di Senigallia proposta dal suo compagno di partito Avv. Canafoglia (sì, il candidato senigalliese di Fratelli d’Italia) attraverso l’uso per altri scopi delle due palazzine in cui insiste(va) la RP della Fondazione.

Petetta non si è mai pronunciata sull’opportunità o meno che l’ex-compagno di partito continuasse a ricoprire il ruolo di Presidente di Commissione dopo le note vicende giudiziarie in fieri e passate in giudicato (definitive).

Petetta non ha mosso un dito quando il suo compagno di partito ha impedito l’audizione dei responsabili dei fornitori di energia quando le bollette erano schizzate all’inverosimile con aumenti insostenibili per le famiglie.

Petetta non informa i senigalliesi se la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità si faranno o meno (e dove) a Senigallia (in Commissione è stato richiesto anche al Dirigente AST Ancona Stroppa senza ottenere risposta).

Petetta non riferisce della condizione sociale senigalliese, sulle criticità abitative o socio-assistenziali, sulla diffusione della droga, sulla dispersione scolastica, sulla situazione degli asili ed asili nido, sulla lista di attesa all’Opera Pia superiore a 400 unità (altro che le liste di attesa della sanità!!).

Petetta non riferisce. Punto. Si dirà che per gli argomenti sollevati non è lei il responsabile politico. Se è così, l’Assessora Petetta può spiegare alla città che cosa fa oltre a melensi comunicati buonisti?

Gennaro Campanile
Consigliere Comune Senigallia
Amo Senigallia