Siamo in attesa di conoscere il bilancio della Fondazione Città di Senigallia condotta dal Commissario Canafoglia. Qualche settimana fa, in Consiglio Comunale ha anticipato un utile di alcune decine di migliaia di euro senza specificare però l’inserimento o meno tutti i costi (leggi: ammortamenti).

 

L’approvazione del bilancio è prevista dallo statuto entro il mese scorso. Sono tante le domande a cui il bilancio e la relazione accompagnatoria dovrebbero rispondere:

 

sarà confermato il progetto che prevede la chiusura della Residenza Protetta?

sarà data la notizia dell’accordo con Autostrade per la riduzione del debito?

quanti posti letto sono stati perduti sotto la sua gestione commissariale?

che peso economico ha avuto la trasformazione di una palazzina in “residenza provvisoria” per gli alluvionati (è stata la soluzione migliore per i malcapitati risiedere in una struttura socio-sanitaria e non alberghiera?)

la riduzione dei costi ha raggiunto il suo apice o dobbiamo aspettarci la chiusura anche della seconda palazzina ed i locali dati in affitto?

 

Aspettando fiduciosi di leggere ed approfondire il bilancio 2024, ci saremmo immaginati che il Commissario esprimesse tutta la sua soddisfazione per il flop dell’esposto alla Magistratura nei confronti della precedente gestione del Dott. Guzzonato. Nessun malaffare dunque, come l’invio dell’esposto lasciava giustificare. Non c’è da esserne contenti?

 

Nel frattempo abbiamo appreso dalla stampa che il Commissario Canafoglia è stato nominato nel direttivo cittadino di Fratelli d’Italia come Vice del Coordinatore. Adesso sono più comprensibili i comunicati entusiastici di quel partito sulla gestione canafogliana della Fondazione Città di Senigallia. Se la passione politica che oggi si esprime così palesemente non è stata una folgorazione sulla via di Damasco, ha influito nella ricerca della verità sulla gestione del Dott. Guzzonato, politico del centrosinistra con numerosi incarichi istituzionali?