Il 25 aprile di 80 anni fa il Paese ha ritrovato quella libertà perduta prima con la dittatura fascista, poi con la vile occupazione nazista, causa di una guerra civile drammatica mai completamente superata.

Oggi celebrare concretamente questa ricorrenza significa porre l’attenzione di tutti su quei luoghi del mondo dove la guerra, l’occupazione e la divisione sono attuali.

Per questo motivo, Azione Valle Misa e Nevola invita tutti i cittadini a prendere parte alle celebrazioni che i vari Comuni hanno organizzato, visitando anche privatamente i luoghi di martirio o ricordo delle vittime di quella violenza insensata.

Per noi il del 25 aprile va declinato dunque come sostegno ai popoli che vivono, ancora oggi sulla propria pelle, le conseguenze di scelte politiche sbagliate o peggio del disinteresse colpevole di altri: Il pensiero di molti di noi va all’Ucraina e alla Palestina.

“Non si può essere per la libertà quando si ricorda e per i dittatori quando si fa politica”, la parole che campeggiano su un post.

Questa frase esprime bene il senso con cui dobbiamo vivere queste giornate “sobrie, ma di impegno”, soprattutto se si deve costruire un percorso politico.

Autenticamente sobrio era Papa Francesco – testimone scomodo dei principi cristiani a cui ci ispiriamo – quando a compimento del suo cammino terreno ha affermato: “Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano. Davanti alla crudeltà di conflitti che coinvolgono civili inermi, attaccano scuole e ospedali e operatori umanitari, non possiamo permetterci di dimenticare che non vengono colpiti bersagli, ma persone con un’anima e una dignità”.

Maurizio Perini
Coordinamento Azione Senigallia – Valle Misa e Nevola