Raccolta di erbe spontanee e commestibili promossa dall’associazione Otto Maggio
Si svolgerà nel corso della mattinata di domenica 16 marzo

Il collettivo Parliamone della Associazione Otto Maggio informa che domenica 16 marzo 2025, dalle ore 10:30 alle 12:30, è in programma sul nostro terreno indiviso la seconda iniziativa del ciclo di marzo: la raccolta di erbe spontanee e commestibili. L’attività si colloca nell’ambito del processo di partecipazione promosso dalla associazione per fare sì che, a poco a poco, questa porzione di terra incolta possa entrare nei nostri pensieri, nel nostro immaginario e creare sinergie creative affinché diventi una realtà viva, animata, patrimonio e dono a tutta la comunità senigalliese. Per fare questo è necessario camminarci, imparare a conoscere e riconoscere la vegetazione, le caratteristiche morfologiche del terreno.
La raccolta delle erbe era una attività tipica e molto diffusa della cultura contadina, una attività esclusiva delle donne di campagna che, fra tanti gravosi compiti assegnati, avevano il carico totale delle attività domestiche e la preparazione del cibo per la famiglia. La raccolta di erbe costituiva una preziosa risorsa alimentare di una economia povera in un regime prevalente a mezzadria. Intendiamo in questo modo anche valorizzare il ruolo centrale e peculiare svolto dalla donna contadina, misconosciuto e relegato in ambito domestico, senza tuttavia fare folkloristiche celebrazioni di sapore nostalgico ma in una ottica di riconoscimento e di affermazione. Da alcuni anni questa attività è stata riscoperta nei paesi del Nord Europa e molto praticata. Raccogliere ingredienti spontanei nel loro ambiente naturale da utilizzare poi in cucina si colloca in un concetto più ampio di vita, consumo e sostenibilità a impatto zero. In tal senso si persegue il recupero di botaniche ormai dimenticate (corteccia, bacche, erbe selvatiche, frutti, foglie, muschi, licheni, radici…) dalla montagna al lago, negli argini del fiume, in collina ed in pianura.
A noi piace recuperare e usare l’espressione “andare a fare l’erba“ o, in dialetto senigalliese, “andà a fa’ l’erba o a coje l’erba” per raccogliere “grugni”, “pappole”, “gruspigni“ e tanto altro, con un cesto e un coltello da cucina così come indica la nostra tradizione. Il raccolto veniva poi utilizzato in cucina per preparare diversi piatti ma soprattutto era “una cotta di erbe” da soffriggere in padella con il lardo, condimento per eccellenza derivato dall’allevamento del maiale la cui metà colonica spettava allə contadinə dopo la lavorazione delle carni e di tutte le altre parti cosiddette meno nobili dell’animale.
In questa esperienza conoscitiva e fisica, antica e ritrovata, saremo accompagnatə da Stefano Ciarloni, appassionato raccoglitore di erbe spontanee che ha vissuto molti anni in Svizzera ed è ritornato nelle Marche per impegnarsi e dedicarsi, tra l’altro, alla sua terra, alla agricoltura e alla filosofia del mangiare sano. Ci faremo guidare nella scoperta, nel riconoscimento botanico e nell’utilizzo di erbe selvatiche in un clima gioioso e conviviale.
Ringraziamo l’associazione la Fabbrica dei Sogni per la disponibilità e la collaborazione espressa. Invitiamo tuttə a condividere questa esperienza e alle persone che si riconoscono nel nostro orizzonte politico e progettuale ad aiutarci a far diventare un sogno realtà e patrimonio di tutta la comunità.
Vi aspettiamo e, se avremo un po’ di fortuna, magari porteremo a casa il raccolto!
Si consiglia abbigliamento idoneo e di dotarsi di un contenitore e un piccolo coltello da cucina.
da: associazione otto maggio
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