Possibile Senigallia: “Ponte Garibaldi, ci vuole un bel coraggio!”
"Sicurezza della città passa attraverso realizzazione di vasche di laminazione a monte, non costruendo opere inutili e inguardabili"

Dobbiamo ammettere che ci vuole coraggio anche se qualcuno la chiamerebbe incoscienza.
Ci vuole coraggio, un coraggio da leoni ad apporre la propria firma sul progetto e la realizzazione di questo ponte che piomberà come un asteroide su una delle zone più belle del Centro Storico Senigalliese.
Via Rossini è una via importante. E’ la via che conduce all’Ospedale.
E’ un crocevia tra il centro e la prima periferia e da via Rossini, dal lungofiume e dallo storico lavatoio si può ammirare il corso del Misa che attraversa la città murata passando davanti ai Portici e alla città settecentesca figlia dell’ampliazione.
Con questo ponte alto 14 metri, come il Liceo Classico, come la Filanda, il doppio di Palazzo Micciarelli, Via Rossini non esisterà più, esisteranno due monconi di via e un viadotto autostradale, chiamato inopinatamente ponte, trasposto in un punto di grande pregio storico, artistico e architettonico.
La zona di cui parliamo sarà rovinata inevitabilmente da quest’opera.
La rampa a nord sarà talmente larga che eliminerà del tutto il marciapiede del Liceo Perticari e con il suo 8% di pendenza diventerà inaccessibile a tutti coloro che non siano ciclisti agonisti e giovani aitanti e in buona salute.
Diteci se non è coraggio questo. Tale coraggio meriterebbe una targa con dedica anzi meriterebbe proprio di entrare nella toponomastica senigalliese come Ponte “Babini-Acquaroli-Olivetti” con tanto di lapide marmorea a futura memoria.
Nonostante l’intento e l’ingegno di questi coraggiosi, noi a questo ponte ci opponiamo e ci opporremo con tutte le forze e in tutte le sedi e questo coraggio lo chiamiamo incoscienza.
Perché è un’opera nata senza uno straccio di programmazione né di pianificazione.
Nessuno studio sulla viabilità, nessun piano particolareggiato del traffico, nessuna ricaduta sulla sicurezza del fiume che rimarrebbe insicuro esattamente come prima dal momento che il ponte pericoloso per i quartieri attraversati dal Misa non sono questi ma gli altri due.
E soprattutto nessuna condivisione con la città, alla faccia del programma della giunta Olivetti, due anni di progettazione nelle segrete stanze ANAS per partorire un manufatto prefabbricato senza nessuno studio del contesto.
Le città storiche, le città d’arte, le città che hanno un centro storico di pregio puntano alla pedonalizzazione e alla razionalizzazione del traffico in entrata verso il Centro Storico.
Sarebbe un’occasione unica per far diventare il lungo fiume lato Portici un area di grande bellezza e di grande sostenibilità anche ambientale.
Invece un viadotto a doppia corsia farà diventare via Portici Ercolani una sorta di superstrada piena di smog e di macchine che sfrecciano veloci.
La sicurezza della città passa attraverso la realizzazione delle vasche di laminazione a monte, non costruendo opere inutili e inguardabili che rovineranno per sempre la nostra città.
Ci opporremo sempre, comunque e ovunque ad opere come questa e il vostro ponte Acquaroli-Babini-Olivetti lo osteggeremo in ogni modo.
Perché quando il coraggio diventa incoscienza può fare gravi danni e questo ponte è un grave danno alla nostra città.
Secondo me bisogna accelerare al fine di ripristinare una viabilità che non si può più limitare.
Anzitutto porrei l'attenzione sulla passerella provvisoria, individuando una sua nuova collocazione funzionale alla città (se ritenuta necessaria).
Per chi sostiene che il nuovo ponte non serva, consideri che il ponte realizzato sul corso 2 giugno, dovrà essere oggetto di lavori di adeguamento alle normative vigenti, e quindi chiuso per diversi mesi.
Per il nuovo ponte Garibaldi (oltre a cambiare nome) suggerisco di valutare la possibilità di estendere la rampa di via Rossini provenendo dall'ospedale, anche in discesa verso mare (sempre su via Rossini). Si avrebbe così su via Rossini un doppio senso di marcia, come nella configurazione attuale. Non più il ponte a brugola , ma una J rovesciata. Questo porterebbe notevoli vantaggi, anche futuri, in termini di modifiche e/o variazioni possibili per la viabilità.
Chiedo a chiunque coinvolto nel progetto se per questa soluzione è stata valutata la sua fattibilità.
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