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“Olivetti diceva di esser passato a controllare i fossi, ma cosa ha controllato di preciso?”

Dario Romano (Capogruppo PD) presenta un'interrogazione dopo l'esondazione di Fosso Sant'Angelo di martedì 16 maggio

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Fosso Sant'Angelo esondato in via Rovereto

Dopo la grave ondata di maltempo che ha colpito le Marche e, soprattutto, la Romagna, il nostro pensiero va alle vittime che hanno perso la vita negli ultimi tragici giorni.

Tra gli accadimenti più rilevanti a livello locale, invece, c’è da sottolineare come i problemi maggiori, questa volta, siano stati creati dal reticolo idrico secondario (i cosiddetti fossi). Le questioni più rilevanti hanno riguardato i residenti del Ciarnin (Via Galvani ma non solo), Saline in Via Rovereto e Via Cavalieri di Vittorio Veneto, SS16 al Cesano, più altre come Via Cilea, Cesanella, ex Prg (Via Ciucci, Via Trieste).

E’ necessario che quelle zone vengano immediatamente sgomberate dai rifiuti e ripulite, con passaggi anche giornalieri se necessario.

Tra le maggiori criticità, è importante segnalare la situazione di Fosso Sant’Angelo. In un comunicato scritto di impulso, probabilmente, il Comune si è affrettato a giustificare la presenza delle grate. Il sindaco Olivetti, alle ore 07.25 di martedì 16 maggio, scriveva: “Ho appena finito un giro in tutto il territorio comunale, per vedere la situazione del reticolo idrico primario (Fiume Misa e Fiume Cesano) e secondario (fossi). La situazione al momento è sotto controllo, così come si è mantenuta durante la notte, monitorata costantemente dagli operatori della centrale operativa di protezione civile comunale e dai vigili urbani che hanno presidiato il territorio”. Poche ore dopo l’esondazione del fosso, probabilmente a causa dei detriti non rimossi a monte delle grate.

Ci domandiamo quindi, visto quanto avvenuto a Fosso Sant’Angelo, se il controllo e il presidio poi sia proseguito nell’arco della giornata. A vedere quanto accaduto, sembrerebbe di no, nonostante il “giro” mattutino del sindaco.

A questo scopo ho presentato una interrogazione rivolta ovviamente alla politica, al primo cittadino, per capire chi doveva dare disposizione di controllare e/o intervenire per rimuovere i detriti o alzare le grate del fosso durante la mattinata di martedì. Bisogna capire perchè ciò non sia avvenuto e quali sono le eventuali responsabilità politiche di quanto accaduto in Via Cav.di Vittorio Veneto, via Rovereto, via Trieste e via Ciucci.

Attendiamo risposta, possibilmente senza giri di parole o responsabilità che risalgono a 20 anni fa.

Dario Romano
Capogruppo PD in consiglio comunale

Commenti
Ci sono 2 commenti
lucianog
lucianog 2023-05-23 00:08:13
Difatti il buon esempio ce lo dà Bonaccini e compagni. Niente da dire sull'alluvione in Romagna??
fra77 2023-05-23 13:00:32
@lucianog. In Emilia Romagna è stata una calamità,qua è stata negligenza. Il suo è un paragone scritto da chi non vede differenze tangibili visibili reali.
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