Solamente gelo, gelo e gelo.

 

Gelo perché la strategia dei bombardamenti alle centrali elettriche e alle reti del gas sta mostrando la sua tragica efficacia. In molte zone la popolazione soffre per avere case fredde e al buio, gli ospedali funzionano a singhiozzo e non garantiscono assistenza e interventi chirurgici. Anche il cibo talvolta scarseggia, ma probabilmente non è nulla rispetto a quando inizierà il freddo vero.

 

Gelo perché la guerra continua implacabile. L’ampiezza degli scontri sembra ridotta a causa dell’inverno, ma gli obiettivi sono mirati (rete dell’energia da un lato, basi dell’aviazione in territorio russo dall’altro) e tali da mantenere altissima la tensione, tanto che l’opzione nucleare viene pronunciata e resa presente.

 

Gelo perché non si presenta alcuna possibilità di negoziato. È probabile che alcune parti dei governi a Washington e Pechino (e persino di Mosca e Kiev) vogliano finalmente uscire da un conflitto che sconvolge l’Ucraina, crea disordine e rischi fatali nel mondo. Farla finita, perdendo il meno possibile. Ma gli interessi imperiali e nazionalistici hanno ancora il sopravvento e l’Unione Europea, che potrebbe ricoprire un ruolo negoziale, continua vanamente a procedere in ordine sparso. 

 

 

PAROLE E MUSICA CONTRO LA GUERRA 

 

CON GABRIELE CARBONARI, MUSICISTA 

 

1.     PER L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA 

 

2.     CONTRO L’INVIO DI ARMI E CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI 

 

3.     PER UN’AZIONE DIPLOMATICA CONCRETA DEL GOVERNO ITALIANO AL FINE DI PROMUOVERE NEGOZIATI DI PACE

 

4.     PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA A TUTTI I PROFUGHI

 

La cittadinanza è invitata