Nell’Aula Magna gremita del Liceo Classico Perticari si è svolto recentemente un incontro altamente formativo grazie alla partecipazione della giornalista RAI Giulia Serenelli, ex-studentessa del Perticari.

Dopo un breve excursus sul proprio percorso professionale, la giornalista ha illustrato , tramite la visione di alcuni suoi video andati in onda sui canali televisivi , le fasi della strutturazione e composizione di un servizio televisivo di varie tipologie, spaziando dalla cronaca, alla comunicazione di fenomeni di massa , a tematiche relative a problematiche di attualità , come la crisi climatica e ambientale.

Nel descrivere i requisiti e i criteri selezionati da chi sceglie di intraprendere la carriera del giornalismo, è risultato immediato per gli studenti il riferimento alla storiografia greca, in particolare , e , quindi, all’uso delle fonti ,all’indagine autoptica, al ricorso a testimoni oculari , all’affidabilità delle testimonianze indirette, al criterio di selezione delle informazioni ( primarie e secondarie) ,al metodo scientifico che sta alla base di ogni attività professionale.

Ma il giornalista non è un lavoro per cinici, così come riporta il titolo dell’incontro stesso, perché, come ci ha spiegato Giulia Serenelli, occorre sempre dimostrare rispetto per il dolore degli altri e per le loro storie, pur dovendo necessariamente ricostruire e narrare gli eventi che coinvolgono esseri umani.

Le chiediamo “come definirebbe con un’espressione i suoi anni vissuti al Liceo Classico?”
“con la parola fotografia”, ci risponde, “perché fissa l’immagine della storia in un tempo preciso, ma ogni volta che la riguardi suggerisce spunti sempre nuovi per nutrire il presente e il futuro”.