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In biblioteca a Senigallia un libro per aiutare l’Associazione Gattofili

Un San Valentino fatto di amore, ma per i gatti, all'Antonelliana: presentato "Vite da gatti"

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gatti

San Valentino? Sì, come atto di amore verso i gatti e chi si prende cura di loro quotidianamente, affrontando disagi e difficoltà di ogni tipo.

L’idea è dell’Associazione di Storia Contemporanea che, per aiutare l’Associazione Gattofili Anonimi di Senigallia, ha pensato di pubblicare un libro e devolvere il ricavato a questo ente. Così il sodalizio con sede in via Chiostergi ha raccolto i contributi di tre autrici da cui è nato, con questo unico fine benefico, il libro “Vite da gatti” (Ed. Ventura, 2019, pp. 120) che viene presentato giovedì 14 febbraio pomeriggio (pre 17.30) presso la Biblioteca comunale “Antonelliana”.

L’opera si compone di quattro parti: un’introduzione storica e un saggio sulle rappresentazioni del gatto nella storia dell’arte, che rispettivamente aprono e chiudono il testo, una doppia favola e un racconto, tutti originali e inediti, sulla vita degli amici a quattro zampe. Si tratta di un libro (realizzato con il contributo di Animalier e dello studio veterinario Vet Point) che inaugura una nuova Collana di saggistica e memorialistica, denominata “Elsa”, per le edizioni Ventura, diretta dalla prof.ssa Lidia Pupilli, direttrice scientifica dell’ASC, qui in veste di co-autrice.

Introdotti dai saluti del consigliere comunale Mauro Pierfederici e dal Presidente associativo Marco Severini, saranno Simona Cardinali, Lidia Pupilli e Lucia Tarsi a presentare i propri lavori e a offrire una testimonianza sulla passione felina.

Tra le tante curiosità presenti nella pubblicazione quella riguardante lo “scrittore maledetto” americano, ma nato in Germania lungo la valle del Reno, Charles Bukowski, che disprezzava le “parole tenere”, ma amava i gatti.

Conseguita la fama, a un certo punto si stancò di concedere interviste e, benché assediato da giornalisti e curiosi, disse che avrebbe parlato solo di felini.

Una delle nostre più grandi intellettuali esperte di letteratura americana, Fernanda Pivano, fu tra le poche a essere accolta nella casa di Bukowski che le disse: “Le rare volte che viene qualcuno beviamo e parliamo di gatti. La gente vuole parlare di letteratura, dell’anima, e io voglio soltanto parlare dei gatti”.

Che poi nella storia i gatti ne abbiano davvero viste di tutti i colori è un’altra storia che, appunto, verrà ricordata oggi in Biblioteca.
Dagli

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