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Unione Civica annuncia barricate sul nuovo aumento della Tari a Senigallia

Paradisi e Rebecchini: "La misura è colma: nuovo durissimo colpo a famiglie e imprese. Tasse a livello medioevale"

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Al Vicoletto da Michele - Ristorante e pizzeria a Senigallia
ufficio tributi, tasse, sportello

Ciò che ha preannunciato l’assessore Ramazzotti in commissione consiliare bilancio va oltre l’immaginazione e va oltre l’idea stessa di sostenibilità di una pressione fiscale che, a Senigallia, ha ormai raggiunto livelli da feudalesimo medioevale.

Aumenterà ancora una volta la Tari di circa il 20% (nemmeno sanno la percentuale esatta). Un nuovo colpo formidabile per famiglie e imprese che stentano ad arrivare a fine mese. Siccome, come hanno spiegato i revisori dei conti in più occasioni, non è possibile aumentare altre tasse (perché la pressione fiscale a Senigallia è ormai al tetto massimo consentibile), i signori della Giunta mettono mano ancora una volta alla Tari. “Unione Civica” preannuncia barricate in consiglio comunale perché la misura è ormai colma.

Non vi è stato bilancio in questi anni in cui non vi sia stato un aumento della Tari e della tassazione in genere. Incredibile la spiegazione: siccome la Regione ha lavorato sul fiume senza provvedere alla raccolta dei rifiuti prodotti che si sarebbero riversati in mare con costi a carico del Comune di Senigallia, spetta ai cittadini mettere mano al portafoglio e ripianare i debiti per la raccolta di tali rifiuti.

A parte il fatto che i conti non tornano (l’aumento per i cittadini e per le imprese ormai piegate da questa politica scellerata comporterà un introito maggiore rispetto ai costi per la pulizia degli arenili) non si può addossare ai cittadini e alle attività economiche la colpa di lavori mal eseguiti dalla Regione Marche e non contestati dall’Amministrazione comunale che ben avrebbe dovuto presentare il conto al Governatore battendo i pugni sul tavolo.

Ma se l’obiettivo sono le carriere politiche, gli intoccabili idilli partitici tra i rappresentanti degli enti locali si riversano così sulle tasche dei cittadini. L’opposizione contro questo nuovo bilancio di lacrime e sangue (le ennesime) sarà durissima.

Roberto Paradisi
Luigi Rebecchini

Commenti
Ci sono 6 commenti
octagon 2017-01-19 09:02:57
fate pagare la nuova tassa aumentata nei borghi dove l'hanno rivotato!
romina76
romina76 2017-01-19 09:23:50
Che nessuno si lagni! L'avete votato, adesso piagnetevelo. Vi è stato detto tante volte che la tassazione era ai massimi, le aliquote sempre ai massimi, le vessazioni mai così alte. Parliamo delle consulenze? Per carità, c'ho già i bruciori di stomaco.
Quando iniziò la differenziata, naturalmente, era stato detto che il servizio man mano sarebbe costato meno, in virtù del fatto che il cittadino si sarebbe adoperato per mettere la plastica lì, l'umido là, il vetro qua, ecc.
Buona giornata e buon aumento del 20% a tutti.
BlackCat
BlackCat 2017-01-19 10:11:13
Non si pagare più tasse di quelle che già si pagano, è uno stillicidio. Ma in caso di aumento perché non si organizza uno SCIOPERO FISCALE? La tassa aumentata NON SI PAGA! Facciamolo in 20/30 mila persone, scommetti che qualcosa si muove?
anfatti
anfatti 2017-01-19 10:43:47
@BlackCat: si qualcosa si smuoverà... 20-30mila avvisi di ritardo del pagamento della tassa!
paolofiore 2017-01-19 23:26:56
romina76 il problema sull'aumento che sarà continuo ma mai diminuirà è dato dal fatto che quello che differenziate ve lo fate venire a prendere a "casina" e dal momento che quella azienda privata ve lo preleva DIVENTA SUO e se lo vende al miglior offerente (agli inizi lo vendevano in Romagna poi sono tornati da Cavallari a Casine di Ostra).
Anzi meglio differenziate e più guadagna la ditta che raccoglie....non certo voi.
Nel Piano Finanziario Comunale compaiono ovviamente i costi ma sappiamo quanto ha incassato la RIECO e in che maniera ci viene incontro ?
Per l'organico poi la Provincia non è stata in grado di fare un impianto ANAEROBICO Pubblico per poterlo CONVERTIRE in energia e materiale riutilizzabile (come dovrebbe essere). Un fallimento che è costato 9 milioni di euro (impianto di Corinaldo in conversione) per poi dirottare l'eccesso (se non tutto) in Romagna con un costo a tonnellata di smaltimento superiore del 15% rispetto al GRIGIO.
Per favore....se non si cambierà rotta in maniera drastica ed il sistema gestito da privati non pensiate che diminuirà...ma neanche per sogno.
A disposizione
paolofiore 2017-01-19 23:34:19
Faccio un copia incolla di un mio commento a giugno 2016 su un aritcolo dei Cinquestelle

Mi dispiace ragazzi ma a mio avviso si continua a fare promesse sulla riduzione della Tariffa ma la vostra soluzione non la vedo ne economica e tantomeno ecologica e mi spiego:
per quanto riguarda la questione economica è presto detto, sopra al costo dell'attuale servizio PaP spinto andate ad aggiungerci i costi della trasformazione dei camion con pesa ed intera informatizzazione del sistema; ne deriva un aumento dei costi FISSI (vedi il Comune di Serra de' Conti). Quando ad un cittadino lo fai pagare per quel che consegna state tranquilli che quell'indifferenziato lo trovate per strada o mischiato con il differenziato (tanto chi raccoglie mica controlla); ne deriva che i costi variabili ricadranno sugli utenti onesti. Vi faccio notare inoltre che il costo dell'indifferenziato al cittadino compreso di ecotassa è di 80 euro a tonnelata ed attualmente il cittadino ne produce 30 Kg al mese per una spesa annuale di conferimento pari a 28 euro/abitante/anno. Se si raggiungesse una percentuale vicina al 90% tramite altri incentivi che vi descriverò, la cifra potrebbe scendere fino a 5 euro/anno per il conferimento ad abitante. Sono cifre tali da mettere su un sistema tanto costoso quanto scomodo ? La soluzione è presto detta; dato che il grigio è circa il 20-25% dei nostri rifiuti, facciamo passare il camion una volta al mese.
Visto che parlate male degli inceneritori non vi è venuto pensato che fare il Porta a Porta spinto è ben peggio ? Far circolare 6 camion a settimana con migliaia di fermate per voi non è inquinamento ? Vi siete dimenticati del protocollo di Kyoto relativo alla riduzione anche del CO2 ? Secondo voi come ci peseranno quando dovranno fare i conti con il nostro paese; guardando anche come gestiamo i nostri rifiuti ed OTTIMIZZAZIONE del sistema.
Volete ridurre i costi e girare i guadagni della differenziata ai cittadini ? Fate così:
-Camion del grigio una volta al mese;
-eliminare i camion della carta, plastica/metalli e vetro e far portare il materiale il cittadino all'isola (più isole ecologiche dislocate in punti nevralgici specie presso i centri commerciali); si usa il sistema esco con il "vuoto" (riciclabile) e rientro con il pieno (la spesa fatta). Ho parlato con chi fa selezione del riciclato e mi hanno detto che portare container dove vogliamo noi non ha costi e neanche gli svuotamenti, anzi ci pagano perchè poi loro guadagnano sulla differenza del materiale raccolto e selezionato e venduto ai vari consorzi.
-l'organico lasciarlo così due volte a settimana ma avviarlo in un impianto a BIOGAS di proprietà dell'ATA dislocato in maniera strategica nel territorio presso un importante impianto di depurazione. Al momento il nostro organico ci costa 94 euro a Tonn. smaltirlo (14 euro in più del grigio e 2 passaggi a settimana); se andasse in un nostro impianto i costi si ridurrebbero drasticamente (ho fatto molti calcoli e comparazione in più impianti ed è risultato che quello che produce permette di autopagarsi con anche dell'extra).
Per capire meglio quanto andrete a rispamiare prendete il piano finanziario del Comune ed andate a tagliare il servizio raccolta come sopra descritto aggiungendo a favore del cittadino anche 2 milioni di euro circa che si è intascata la Rieco nel 2013 del materiale riciclabile raccolto (il cittadino paga il servizio raccolta al netto di quanto incassato dalla Rieco sulla base del venduto).
Per farvi ancora capire che tenere un PaP spinto è comunque costoso al di là dei risultati, vi porto proprio l'esempio del Comune che avete citato Ponte nelle Alpi.
Quando non differenziava il servizio gli costava 920.000 euro, oggi con una percentuale vicina al 90 % (ed attenzione solamente 30 Kg di indifferenziato ad Abitante/anno) spende 860.000 euro ma quasi il 43% della popolazione fa compostaggio domestico (cioè non gli passa il camion del marrone). Inoltre il Comune, composto da 8.500 abitanti circa su 58 Kmq, è stato suddiviso in tre aree con frequenza dei passaggi diverse e per tipologia.
In conclusione risparmi non ci saranno mai, almeno finchè si usa il metodo PaP spinto e tenderanno ad aumentare perchè il sistema è troppo legato al petrolio ed alle manutenzioni dei mezzi senza parlare del personale; sia l'ex CIR33 che lo stesso Comune di Ponte nelle Alpi si difendono dicendo che almeno così abbiamo creato nuovi posti di lavoro.
Bene, allora ho risposto loro: se tralasciamo l'inquinamento dei camion quando semplicemente lo stesso cittadino in occasione delle tante uscite potrebbe portarsi il sacchetto, mi da fastidio però vedere che invece i posti di lavoro "classici" e ben più importanti si perdono perchè non ci sono i soldi (sanità, cura delle strade, scuole ecc..).
Proprio ieri seguivo un'autoambulanza che riportava il seguente cartello "grazie ai tagli della Regione questo mezzo andrà soppresso". Io subito dentro di me mi son detto....però l'immondizia tipologia per tipologia ce la vengono a prendere COMODAMENTE a domicilio e perchè lì i soldi ci sono ?
La Corinaldese piena di buche a discapito della sicurezza ma l'immondizia...........ci siamo capiti.
Non vi rendete conto che è pazzesco e speravo che almeno voi che dovreste essere tutti giovani e un pò elastici di mente che questo stona un pò ?
Parlate poi di multe salate per chi non raggiunge il 65% ...bene Senigallia ha avuto una multa di 100.000 euro su un complessivo di costi di più di 8 milioni.....secondo voi è una multa salata ?
Signori l'out - out sarà nel 2018 e lì dovremmo essere pronti con alte percentuali e costi sia ambientali che economici i più bassi possibili....secondo voi siamo sulla strada buona ?
Una volta abituato il cittadino alla attuale comodità, cosa gli raccontiamo se dovremmo fare come vorrei fare io per irdurne i costi ?

Chiudo parlando anche del "rifiuto zero": se non si crea un pò di scomodità al cittadino mi spiegate voi, quando vado a comprare i prodotti, che me ne può importare se questo ha più o meno imballaggio, compattabile o meno ? Tanto tutto a casa mi prendono.
Quindi il "rifiuto zero" rimarrà solo uno slogan tanto per far riempire la bocca ai cosiddetti esperti del settore.

A disposizione

paolofiore
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