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Senigallia Network. Come creare una Rete Escursionistica in 12 mesi

Ecco il report di un anno di lavoro

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Fuochi d'artificio 2014

Mentre nelle sedi politico-istituzionali litigano ancora su i numeri del Summer Jamboree o sulla necessità del Cateraduno, approfittiamo per presentare in questa sede un Documento di sintesi che è il risultato di un anno di lavoro, iniziato a luglio del 2013, che raccoglie tutte le attività che hanno condotto alla formazione di una prima rete locale a vocazione escursionistica.

Il sondaggio sulla Tourist Satisfaction 2013, i cui risultati furono presentati a novembre del 2013, i gruppi di miglioramento che furono attivati per lavorare sulle criticità emerse, il Convegno del febbraio scorso sulle Reti Turistiche, la costituzione della prima rete di operatori escursionistici e, in sinergia con le Associazione degli albergatori, il lancio della prima iniziativa di rete SENIGALLIA DAY BY DAY: ecco, tutto questo percorso, da noi seguito in qualità di Consulenti, l’abbiamo documentato in questo Report, aggiungendovi anche alcune prospettive future consistenti nel piano degli obiettivi 2014/2015 e quattro proposte di formazione manageriale finalizzate a migliorare/potenziare le professionalità degli operatori che aderiranno successivamente alla Rete.

Non entriamo nel merito dei contenuti che peraltro possono essere scaricati liberamente dal link //bit.ly/SNReport2014 , ma segnaliamo alcune ‘Aree di Miglioramento’ su cui crediamo si debba lavorare con determinazione, consapevolezza e senso di responsabilità.

1) Le Relazioni tra i settori dell’Istituzione Pubblica che si occupano di turismo e dei suoi servizi (mobilità, parcheggi, inquinamenti vari, ordine pubblico)
2) Le Relazioni tra le Istituzioni e le Associazioni alberghiere sul fronte del coordinamento/promozione/comunicazione della nostra destinazione turistica soprattutto all’estero.
3) Le Relazioni tra le Istituzioni e i cittadini e le attività economiche a volte poco coinvolti ed informati su quanto avviene nel corso della stagione turistica.
4) Le Relazioni tra la Cooperazione sociale e gli operatori turistici all’interno di un nuovo sistema che si accinge a lavorare in rete (es. Patto territoriale per lo Sviluppo Occupazionale)
5) Le Relazioni tra gli Albergatori all’interno delle loro Associazioni alberghiere, le Relazioni tra le medesime Associazioni e le Relazioni tra gli Operatori delle strutture ricettive e tutti gli altri Operatori che lavorano per il Turismo (balneari, commercianti, artigiani, ristoratori, bar, locali d’intrattenimento ecc.) .

Rispetto a queste criticità, che hanno come elemento comune ‘la Qualità delle Relazioni’ dei vari stakeholders all’interno di una destinazione turistica come la nostra, ci sembra che l’unica possibile soluzione risieda nella costituzione di un Modello di Governance, a regia pubblico/privata, che imposti la politica turistica locale non solo sui grandi eventi (spesso ossessivi), ma su una progettazione strategica di ampio respiro, partecipata e condivisa, e fortemente indirizzata alla “destagionalizzazione” e ai “nuovi turismi”.

A questo proposito, ci permettiamo di citare un principio sociale ed organizzativo secondo il quale i disturbi d’integrazione si curano con l’integrazione e le difficoltà di relazione e di comunicazione si curano solo con buone relazioni e buona comunicazione.

di Alberto Di Capua e Bruno Cardilli

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