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“Senigallia lontana da bisogni popolari: tutta lustrini, paillettes e ammiccamenti”

Iscritti a Rifondazione Comunista chiamano cittadini a presidiare beni comuni: "No privatizzazione farmacie"

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Fuochi d'artificio a Senigallia

Assomiglia sempre di più alla “Milano da bere” questa Senigallia Jamboree fatta di lustrini e paillettes, ammiccamenti e sensibile attenzione nei confronti dei forti.

Siano essi operatori turistici (amanti della precarietà da usare e gettare) o immobiliaristi (l’uno contro l’altro armati e tutti insieme sodali nell’assalto al territorio) e sempre più lontana dai bisogni popolari si chiamino disabili (ai quali si lesinano risorse), migranti (trattati con la “carità” dell’hotel Lory), famiglie indigenti che ricevono sfratti e interruzione dei servizi.

Non stupisce quindi la notizia della privatizzazione prossima delle farmacie comunali. Certo si incomincia con passo felpato, notizie incerte, percentuali rassicuranti (40%?), motivi di efficenza ma il risultato sarà sicuro: un altro pezzo di patrimonio pubblico, peraltro possibile presidio e garanzia per i bisogni sanitari di tutti i cittadini, da regalare ai privati, per reperire quei fondi che serviranno per altre “splendide estati” di caterpilleraggini (oramai stucchevole parodia dell’impegno e della solidarietà) e “Grease” America old style per la felicità di pochi e noti.

Tutto questo tra l’attonito e complice sguardo di una “sinistra del principe” (SEL, PdCI, Verdi) che dissente ma alla fine “non può fare a meno” (perchè la destra come i barbari della poesia di Kavafis è un alibi e una soluzione per loro ipocrisia).

Ci auguriamo invece che di fronte a questa ennesima gaglioffaggine la città reagisca, i cittadini presidino un loro bene e un loro diritto, che le farmacie rappresentano e che magari da qui incominci una discussione su un’altra città possibile. Rifondazione è a disposizione di questo confronto e per questo percorso.

dagli iscritti al Partito della Rifondazione Comunista di Senigallia

Commenti
Ci sono 7 commenti
renzo 2013-11-03 00:18:58
Non mi risulta che le farmacie comunali siano più economiche delle altre. Quindi non capisco quali siano i vantaggi per i prestigiosi clienti dell'hotel Lory di cui vi preoccupate tanto
Hook60 2013-11-03 08:12:12
Quale servizio pubblico? Per favore spiegatemi i vantaggi per i cittadini ( quelli per i dipendenti delle farmacie comunali li conosco) dalla gestione comunale in alternativa a quella privata. Dati, cifre, concretezza per favore.
Catlo 2013-11-03 10:03:16
@ Renzo ti posso assicurare che le farmacie comunali sono meno care. Devo comprare il latte in polvere per la mia bambina, e vado nelle farmacie comunali. Mi costa anche 3 - 4 euro meno a barattolo . È tanto .
Ingrao
Ingrao 2013-11-03 10:31:42
Tutto e solo una facciata ..Senigallia città futura , pd , sel tutti insieme alla grande abbuffata
gio 2013-11-03 12:01:46
Alle prossime elezioni cambio voto
un povero tra i poveri (di politica) 2013-11-03 13:47:10
"NON SI PUO ASPETTARE IL VOTO"
Aspettare un altro anno o poco più per il voto alle comunali non è possibile, questi fanno danni ogni giorno che passa, ci stanno portando alla rovina. Bisogna fare qualche cosa sempre nel rispetto delle leggi. Macroeconomia, conti europei, crisi economica e quantaltro sono solo scuse e parole con cui giustificare quello che fanno. Secondo me bisogna fare i conti della serva. Tornare indietro, valorizzare le risorse umane e i gioielli di famiglia, guardare a quello che si ha e non a quello che fanno tutti gli altri, avendo coraggio delle proprie decisioni economiche ricordando come hanno fatto i nostri vecchi rimboccandosi le maniche di camicia.
ciccio 2013-11-03 16:18:26
concordo in tutto, ma voglio aggiungere un'altro aspetto anche se secondario di fronte ai problemi sopraccitati: la città per un giovane si è spenta! Sono 2-3 venerdì sera da dopo la fine dell'estate che con amici tento di uscire a Senigallia e dopo questo ultimo fine settimana ho deciso di non farlo mai più! Il lungomare Alighieri/Da Vinci alle 2 di notte è "chiuso per ferie", il centro è ridotto a soli aperitivi e cene, di 4-5 discoteche, 2 chiuse, 1 fallita e all'asta, 1 riaperta da 2 settimane ha cominciato lavorando malissimo (8 euro sala latina - 13 euro sala anni '80 poi dentro è tutto aperto e collegato!!, incassi consumazioni senza scontrino fiscale!!), 1 sola attiva e di cattivissimo gusto (Mamamia), 1 circolo privato/centro sociale che fa musica in un palazzaccio. Ma che fine ha fatto la Senigallia notturna??? Possibile che ci si possa e debba divertire solo ed esclusivamente al Jamboree e alla notte bianca?? o con gli aperitivi e le pizze dalle 19 alle 24???
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