Moriva esattamente venti anni fa, a soli 53 anni, il magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia a Capaci il 23 maggio 1992. In tutta Italia si ricorda la tragedia che – è bene ricordarlo – non costò la vita solo a Falcone, ma anche alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo.

Appena due mesi dopo, a venire assassinato fu l’altro magistrato Paolo Borsellino.

Ad azionare il telecomando che fece esplodere una carica di cinque quintali di tritolo lungo la A29, fu il sicario Giovanni Brusca.

Rimangono comunque ancora a venti anni di distanza molti misteri sul nome dei mandanti della strage e sugli eventuali intrecci tra mafia, politica e imprenditoria che avrebbero potuto causarla: un tipico caso italiano, la cui memoria andrebbe tenuta viva costantemente e non soltanto nei giorni delle ricorrenze.