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La Festa del Cuntadin degrada o promuove Montignano di Senigallia?

Una residente attacca Sindaco e associazione promotrice della festa, che risponde punto su punto

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Festa del Cuntadin 2010 - foto tratte da FacebookE’ stata Manuela Marconi, montignanese DOC, come si definisce lei stessa, ad accendere la miccia sull’imminente Festa del Cuntadin, che si svolgerà nella frazione senigalliese i prossimi 13, 14 e 15 maggio. Una mail al vetriolo spedita alle redazioni di Senigallia, in cui la Marconi si scaglia contro Sindaco e Associazione Promotrice Montignanese,  organizzatrice della festa.

Sono molte le lamentele che la cittadina elenca nella lunga lettera: dall’abuso nell’occupazione della centrale Piazza Risorgimento di Montignano per i lavori di montaggio degli stands, ai cartelli di divieto sempre abusivi, dal "Su certe cose bisogna chiudere un occhio" che il Sindaco le avrebbe risposto via SMS a fronte di una sua segnalazione, ai disagi cui per tre giorni è sottoposta la frazione per una "pseudo-manifestazione come questa, offensiva e degradante per noi autentici montignanesi", come scrive la Marconi.

In particolare la signora sottolinea come la festa si protrarrebbe oltre gli orari consentiti, accusando gli organizzatori di somministrare alcol a minori, e gli avventori di prodursi in atti osceni in luogo pubblico e di utilizzare anche spazi privati di Montignano come "orinatoi e vomitatoi". Infine la Marconi segnala che l’immondizia prodotta durante la festa rimane in strada per per giorni, affermando di voler organizzare una raccolta firme "affinché lo scempio della Festa del Cuntadin abbia fine una volta per sempre".

Festa del Cuntadin 2010 - foto tratte da FacebookDi fronte a questa serie di accuse non poteva evitare di rispondere l’Associazione Promotrice Montignanese, organizzatrice della Festa del Cuntadin, che ha voluto rispondere punto per punto alla loro "dirimpettaia", spiegando che forse le cose non stanno esattamente così.

"I parcheggi di Piazza Risorgimento – spiega il segretario dell’Associazione – sono quasi completamente fruibili anche in questi giorni in cui stiamo montando gli stands, infatti è possibile parcheggiare sotto i tendoni in allestimento. Anche se naturalmente ci sono dei momenti della giornata in cui siamo al lavoro e dobbiamo temporaneamente bloccare l’accesso."

"La Festa del Cuntadin, ormai da diversi anni sta mutando pelle – continuano dall’Associazione – abbiamo scritto in questi giorni una lettera al Sindaco di Senigallia, in cui lo invitiamo a visitare gli spazi della manifestazione per capire quanto si stia puntando su aspetti sociali e culturali".

Riportiamo di seguito alcuni passi della lettera:
"L’offerta gastromica è stata notevolmente ampliata, in quanto vengono offerti ancora più piatti della tdizione locale, incluse varie ricette a base di pesce….. Una mostra delle opere degli artisti locali è quest’anno parte integrante della festa. Intendiamo promuovere il lavoro dei compaesani….. Un mercatino dell’artigianato ecologico ed ecocompatibile arricchirà ulteriormente l’offerta della manifestazione, mettendo in primo piano l’offerta dei mestieri più tradizionali, legati alla nostra terra….. Una conferenza sull’apicoltura avrà luogo il giorno 12 maggio….. Musica di artisti locali e internazionali allieterà le serate offrendo occasioni di divertimento sano per tutti."

Inoltre l’organizzazione si è dotata di etilometri per sensibilizzare i consumatori alla moderazione nell’assunzione di alcolici, dei quali è vietata la somministrazione ai minorenni: ordinanza che Giulianelli in primis tiene a far osservare scrupolosamente a tutti i baristi dell’area della festa, in cui non vengono peraltro venduti superalcolici.

Il Segretario dell’Associazione assicura che "Il consumo di alcolici si è ridotto di quasi dieci volte rispetto agli anni passati: dai verbali delle edizioni trascorse si registrava la vendita di ben altri quantitativi di fusti di birra, rispetto a quella che abbiamo venduto nel 2010! Da diversi anni, con il rinnovamento del direttivo della nostra associazione, abbiamo trasformato quella che era nota tra i più giovani come una sbornia collettiva, in un’occasione di promozione di Montignano, che coinvolge e attira anche tante famiglie. Da tempo non si vedono più scene deliranti con orde di ragazzi che orinano, o peggio vomitano, in giro per il paese. Poi i casi isolati esistono in tantissimi ambiti, se si parla di sagre o locali pubblici del territorio."

Si scrolla di dosso anche l’ultima accusa, il segretario dell’Associazione Promotrice Montignanese, che afferma di operare la raccolta dei rifiuti secondo modalità concordate con il CIR 33, responsabile della raccolta: "Noi lasciamo l’immondizia dove ci viene indicato, non ci si può accusare di farlo male."

Ulteriori precisazioni dall’Associazione Promotrice Montignanese

di Luca Ceccacci

Luca Ceccacci
Pubblicato Lunedì 9 maggio, 2011 
alle ore 19:14
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Commenti
Ci sono 6 commenti
Piero 2011-05-10 10:23:33
Il solito!!!!
Siamo al solito: se non fai nulla, il tipico nostro cittadino locale (Senigalliese in genere) ha da ridire che l'amministrazione non fa nulla e la cittadina (o frazione che sia) è morta, la gente scappa, gli altri sono meglio; se fai qualcosa non va bene xchè fa casino, c'è rumore, musica troppo alta, i ragazzi si ubriacano, ecc..
Ma, a 'sta gente: c'è un palo che gli riempe...... (cosa tipica Senigalliese!!)
Quindi,...
Organizzatori (che tra l'altro sarete tutti volontari) non state a sentire ste persone: se non vogliono queste cose vadano via da un parente x 1 settimana od al ricovero.
Fate bene a continuare ed a migliorarvi; x me non valeva la pena neanche a rispondere!!
Buon lavoro,
Piero
karin 2011-05-10 12:58:31
che tristezza l'intervento della signora marconi...
grazie per l'attenzione
Anonimo2011-05-10 16:19:17
Premetto che sono uno dei organizzatori della sagra paesana di s'angelo e cucino anche in quella del ciarnin!!! Ovviamente sono volontario. Per esperienza vedo che c'è sempre una voce fuori dal coro..Un tantino più di tolleranza e pazienza non guasterebbe..
francesco palma 2011-05-11 11:26:15
festa
La tolleranza e' un valore che stiamo perdendo , una volta si attendavano le feste per andare in giro a socializzare e divertirsi magari con niente ma in modo gioioso .Ad oggi vedo che voci dissenzienti , e ci mancherebbe altro che tutti fossero consenzienti , alzano i toni e mettono non in difficolta' ma censurano pesantemente eventi che di scopi di lucro credo che ne abbiano veramente pochi e che invece coagulano le genti . Le critiche ben vengano SEMPRE ma devono essere costruttive , se ci sono problemi con i residenti dovuti a comportamenti non civili , bene mettiamo in evidenza ci si parla e si vede come risolverli , ma non buttiamo fango non sugli organizzatori ma su noi stessi che facciamo parte del territorio e che chi in misua maggiore o chi poco comunque ne trae beneficio , e poi , per carita' un po' di tolleranza ! molte volte basta un sorriso per smorzare malesseri e malumori .
claudio 2011-05-11 14:02:24
A parte che questa vicenda sembra essere più che altro una bella trovata per reclamizzare l'evento che subirà un pienone mai raggiunto visto la risonanza e la solidarietà di questi giorni... Le sagre, che dovrebbero essere il più bel punto di ritrovo popolare, non solo in questi anni sono però aumentate a dismisura, ma hanno lati oscuri e dubbiosi su tante questioni: 1)-Somministrazione alimenti e bevande senza autorizzazioni e controlli perchè l'azienda sanitaria chiude un occhio proprio per favorire questi eventi; 2)- Assenza di HACCP,626, e normative che invece abbattono i ristoratori professionisti; 3)- Assenza di registrazioni fiscali, dichiarazioni di redditi e tasse suoli pubblici; 4)- Assenza di manodopera qualificata e formata nella trattazione dei cibi; 5)- Assenza certificazioni sui fornitori delle materie prime; 6)-Dubbi sui prezzi uguali a quelli dei ristoranti con personale professionista, con coperto e servizio (allora che eventi popolari sono?? e se non sono a scopo di lucro e fatti da volontari perchè costano uguale ai locali del lungomare??); 7)- Oscurità sulla destinazione del ricavato a fine edizione/stagione (giorni fa chiedevano pubblicamente 15000 euro per ricomprare le attrezzature bruciate della sagra di Sant'Angelo - perchè con gli incassi delle precedenti edizioni che cosa ci hanno fatto??). Bruno Giangiacomi, per esempio, che conosco personalmente ha organizzato per 10 anni eventi per Montemarciano e Marina. Ma Lui le manifestazioni almeno le ha fatte raccogliendo offerte dai negozianti e da piccolissime donazioni del comune di qualche centinaia di Euro e le ha fatte PER TUTTI e A COSTO ZERO!!!!!!!!!!! Senza dover vendere per forza salsicce, piadine e alcolici!!! La verità è una sola: le sagre sono una gallina dalle uova d'oro in una zona franca in penombra delle leggi. Infine concludo pure con un'altra considerazione: se due disoccupati volessero mettersi a vendere per un fine-settimana piadine con la salsiccia sul lungomare verrebbero tacciati di abusivi, fuori legge, delinquenti, multati una decina di volte e rischierebbero anche processi penali. In altre parti del mondo chi non ha lavoro lo fa in strada regolarmente...in Italia lo possono fare solo associazioni locali (che votano e sostengono alle elezioni) con le sagre...
claudio respighi 2011-05-11 14:12:33
Anche io come vedi Francesco ho fatto una critica costruttiva e argomentata premettendo che mi piacerebbe ci fosse una sagra ogni settimana...
Ora qualcuno mi spieghi però se quello che affermo non è vero...
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