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Celebrazione cinematografica a Senigallia per il Giorno della Memoria

Giovedì 27 alla Piccola Fenice a cura del circolo Linea d'ombra il film "Uno specialista" di Eyal Sivan

Locandina del film "Uno Specialista"Giovedì 27 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, la Stagione cinematografica di Senigallia alla Piccola Fenice, a cura del circolo cinematografico Linea d’ombra, propone “Uno specialistadi Eyal Sivan, definito “sconvolgente” dalla critica. L’inizio delle proiezioni è previsto alle 21.15. Ingresso con tessera.

Uno specialista. Ritratto di un criminale moderno” del regista israeliano Eyal Sivan, è una produzione francese del 1999 basata su alcuni momenti del processo di primo grado al tenente colonnello Otto Adolph Eichmann, criminale nazista. Scritto dallo stesso regista e da Rony Brauman, il film si ispira al famoso libro di Hannah ArendtLa banalità del male” e sulle verità processuali.
Il film non ricorre dunque alla drammaturgia o a immagini di sterminio, per raccontare quello che fu la Shoah.

Esperto in questioni ebraiche e responsabile dell’emigrazione coatta prima, e dell’evacuazione forzata dal ’41 al ’45, fu Eichmann a organizzare in modo scientifico la deportazione di ebrei, gitani, polacchi e sloveni di tutta Europa verso i campi di sterminio. Eichmann rifugiatosi a Buenos Aires dopo la guerra, venne poi rapito dai servizi segreti israeliani nel ‘60.
Processato a Gerusalemme e condannato in appello nel 1961, Eichmann rispose di quindici capi d’imputazione, tra crimini contro il popolo ebraico e crimini contro l’umanità. Durante il processo, Eichemann assunse la propria difesa negando la responsabilità personale e affermando di aver obbedito agli ordini anche se non li condivideva.

Le immagini del film sono integralmente tratte dalle riprese originali del processo, 350 ore di registrazione (sulle 500 girate) disponibili grazie alle telecamere nascoste dietro finte pareti dal regista americano Leo H. Hurwitz. Le riprese, realizzate in video, sono dunque state poi digitalizzate e trasferite su pellicola (35 mm).

Il regista Sivan ne ha tratto un film di circa 2 ore, montato per assonanze tra parole, volti, espressioni, gesti. “Uno specialista” (l’edizione italiana è curata da Carlo Di Carlo) spiega lucidamente e con le evidenze processuali, la pianificazione del genocidio, la logica con cui le persone, definite "materiale biologico", venivano evacuate e trasferite nei vari campi, per essere poi massacrate con ineccepibile e agghiacciante efficacia.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Mercoledì 26 gennaio, 2011 
alle ore 16:45
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