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Natale freddo, clienti scarsi: bilancio per il commercio a Senigallia

La CNA registra insoddisfazione, in attesa dei saldi: tanti i settori sottotono, punte del -30%

Comune di Ostra Vetere

Corso II Giugno nel periodo natalizioQuesta pausa natalizia sarà certamente ricordata per la neve ed il gelo, le luminarie natalizie, certamente più gradevoli degli anni scorsi (come indicato dalla massiccia adesione di commercianti), un rituale cospicuo afflusso di gente nelle vie del centro specialmente nella prima metà di dicembre ed un prevedibile meno gratificante giro di affari per le attività commerciali di Senigallia.

A conti fatti alcuni commercianti di vecchia data si spingono nell’affermare che quello appena trascorso è stato uno degli anni più insoddisfacenti degli ultimi decenni. Le tante chiusure di attività che si stanno registrando nel centro storico, tanto per decorsi limiti di età e chiusura di un ciclo commerciale, che nei casi di default gestionale o finanziario, sono la riprova che l’onda lunga della crisi produttiva che ha lambito il nostro territorio negli anni scorsi, quest’anno ha riversato le sue pesanti ricadute economiche nel filone settoriale preponderante il tessuto imprenditoriale senigalliese, ovvero quello legato alla contrazione delle disponibilità di spesa e quindi alla stagnazione dei consumi.

Dopo la brusca frenata registrata dal settore edile, anche il commercio e la ristorazione segnano il passo e lo fanno nel periodo dell’anno in cui si concentrano le attese di ripresa e recupero dai mesi autunnali.

Naturalmente il quadro che emerge dalla prima indagine condotta nel bacino commerciale del centro storico, in cui insistono una grossa fetta delle attività locali appare estremamente variegato per tipologia settoriale, ma esemplare ed attendibile circa l’andamento generale cittadino.

Dunque anche quest’anno le previsioni sono state ampiamente rispettate e nel ponte natalizio i senigalliesi e le comunità limitrofe che si sono recate in città per acquistare i regali, lo hanno fatto privilegiando i generi alimentari, i libri ed i regali “utili”, rinviando gran parte delle spese per l’abbigliamento calzature ed accessori al 6 gennaio, quando le vetrine esporranno la merce in saldo.

Massimiliano SantiniTale segno negativo nelle vendite autunnali ha fatto sì che vi siano oggi in molti casi giacenze in magazzino consistenti e dunque, sebbene questa nociva pratica di anticipare i saldi di fine stagione crediamo possa destabilizzare e deprimere il comparto dell’abbigliamento, accelerando il suo processo di polarizzazione, invitiamo le comunità del bacino locale a cogliere tale opportunità ed acquistare prodotti di qualità e di produzione possibilmente nostrana nelle attività del centro di velluto di Senigallia.

Infine, la CNA lancia un appello alle istituzioni regionali e locali unitamente alle amministrazioni che operano nelle valli del Misa, Nevola, Cesano e Metauro, affinché si adoperino per condurre un’attività politica di forte contrasto alla possibile realizzazione del nuovo imponente insediamento commerciale previsto nel comune di Mondolfo, che secondo la CNA provinciale di Ancona, potrebbe rappresentare un colpo al cuore per tante attività ubicate nelle città del litorale e soprattutto per le imprese che ancora oggi tra mille difficoltà continuano a garantire la tenuta economica e sociale di molti piccoli centri nell’entroterra.

da CNA Senigallia

CNA Senigallia
Pubblicato Venerdì 31 dicembre, 2010 
alle ore 14:59
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Commenti
Solo un commento
Alberto Di Capua 2011-01-01 16:08:26
La lealtà verso i Negozi del Centro
La situazione non è così pesante anche perchè credo che la forza di un negozio del centro risiede sicuramente nell’assortimento, nei prezzi, nell’originalità e nella qualità della merce che espone, ma, spesso, anche nel rapporto che il cliente ha con il titolare dell’esercizio. Infatti, rispetto alla spersonalizzazione dei centri commerciali dove il cliente normalmente intrattiene un rapporto del tipo “mordi e fuggi”, adeguato ai ritmi frenetici di tutti i giorni, nel negozio del centro ci si va perché si trova un qualcuno prima di un qualcosa.

La fedeltà è un valore che si è andati via via perdendo un pò perché la vendita spesso è affidata ai commessi spesso poco coinvolti nell’impresa, è un pò perché, inspiegabilmente, è venuta meno la tensione verso la costruzione duratura di un rapporto che fa della riconoscibilità un valore inestimabile.

Buon Anno
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