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Senigallia ancora in TV per l’ordinanza sul Tricolore: un servizio del TGR Marche

Stavolta c'è la replica dell'Amministrazione: "Esponete la bandiera italiana in sicurezza"

Il pennone con il TricoloreAncora non si placa la polemica tra l’esponente del PdL di Senigallia, Giulio Fibbi, residente nell’edificio che fu l’Hotel Columbia, all’inizio di viale Bonopera, e l’Amministrazione Comunale che, con un’ordinanza, gli ha imposto la rimozione delle bandiere dal pennone che si erge sulla costruzione.

Le bandiere in questione non erano vessilli qualunque: si tratta infatti del Tricolore e di quella del Popolo della Libertà, che sono diventati, non tanto la seconda bandiera, quanto la prima, motivo del contendere. Fibbi, infatti non ha esitato a mobilitare i suoi compagni di partito, il TAR e le televisioni locali e nazionali per portare all’attenzione di tutti la richiesta del Comune: non esporre la bandiera italiana.

Vista dall’ex-ColumbiaDopo il passaggio televisivo del 26 Gennaio su Studio Aperto, TG nazionale in onda su Italia 1, martedì 27 è stato il Telegiornale Regionale di Raitre ad occuparsi del caso durante l’edizione serale, intervistando le parti in causa: Giulio Fibbi ed il vice Sindaco Simone Ceresoni.

Giulio FibbiFibbi ha di nuovo esposto la vicenda, ricordando che da anni su quel pennone è esposta la bandiera della Marineria Italiana, come segno di benvenuto per chi entra in porto, viste la vicinanza di casa sua al mare e la passione per la nautica che egli coltiva. In seguito all’ordinanza, Fibbi afferma di essere stato rispettoso e di aver rimosso la bandiera del PdL entro i tre giorni richiesti dal COmune, ma continua dicendo che darà battaglia sulla richiesta di togliere il Tricolore, i cui termini scadono, appunto il 27 Gennaio.

Simone CeresoniContrariamente a quanto avvenuto nel servizio di Studio Aperto, nel servizio della Rai è stata data la parola anche all’Amministrazione, che, per bocca di Ceresoni, puntualizza sul fatto che il Comune di Senigallia non chiede ai suoi cittadini di non esporre il Tricolore, ma, nello specifico, ha richiesto che venga messo in sicurezza il pennone, per issare il quale, sembra che non sia stata data autorizzazione nè dal punto di vista della stabilità nè da quello dei vincoli ambientali: la zona in cui rientra la struttura, infatti, è tutelata da vincoli paesaggistici a causa della vicinanza del fiume Misa ed ogni modifica, diciamo, al panorama attiguo va autorizzata.

Ceresoni chiude il suo intervento ribadendo: “Esponete il Tricolore, ma fatelo in sicurezza”.

Commenti
Solo un commento
peppe de pelo 2010-01-28 04:31:19
...mettete le bandiere in sicurezza perchè l'incolumità è cara a chi ci amministra....però se cadi o inciampi sulle buche delle strade o dei marciapiedi sono cazzi tuoi!!!
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