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Senigallia, Panenostrum ha battuto ogni record

40 mila presenze in quattro giorni, 4 mila visite on line, 250 corsisti, 6 presidi Slow Food...

Pane NostrumUn’edizione da record quella di “Pane Nostrum”, la IX, appena conclusa a Senigallia. Nei quattro giorni di Festa internazionale del Pane dal 17 al 20 settembre infatti, il cuore della città marchigiana sulla spiaggia di velluto, tra Piazza del Duca, la Rocca Roveresca e Piazza Manni, è stato frequentato da oltre 40 mila presenze.

Un dato di affluenza che già si preannunciava nelle 4 mila visite al sito internet di Pane Nostrum registrate dall’inizio di settembre. In particolare le giornate di sabato e domenica hanno visto partecipare pubblico entusiasta fino alle ultime sfornate dei panificatori, all’opera tutto il giorno nei forni a cielo aperto allestiti in Piazza del Duca.
Una piazza gremita all’inverosimile di persone curiose, attratte dal profumo di pane, attente alla qualità e già informate, o desiderose di approfondire informazioni su alimentazione consapevole direttamente con gli esperti, sia panificatori che agricoltori e produttori ospiti presenti.

Quest’anno, il tema conduttore era “Le Strade del Pane”, quattro percorsi nella panificazione d’Italia e d’Europa che hanno permesso ai visitatori di conoscere i 6 pani dichiarati presìdi Slow Food (anche protagonisti degli apprezzati Laboratori del gusto a Palazzetto Baviera in collaborazione con Slow Food Marche), il Pane tradizionale Etneo in arrivo da Nicolosi (Catania), città ospite di Pane Nostrum che ha portato a Senigallia anche il suo gruppo folcloristico con canti e balli di tradizione proposti fino all’ultimo istante per la gioia dei visitatori. E ancora tanti pani di filiera marchigiani realizzati da panificatori che possono fregiarsi del Marchio di qualità della Provincia di Ancona (Camera di Commercio), fino a deliziosi pani tedeschi, francesi, inglesi e poi la Mafalda e la Schiacciata siciliane, la focaccia Cudduruni, tanti tipi di biscotti e focacce deliziose. Tutti prodotti preparati sul posto o proposti nell’area vendita e nell’area food “Pane & Vino”, in abbinamento con le bontà marchigiane dell’Antica salumeria Bilei di Fabriano e i vini proposti dall’A.I.S. Marche – delegazione di Ancona.

PaneLa collaborazione con Slow Food ha permesso anche la presentazione in anteprima nazionale del libro Fame di pane (Slow Food Editore). Tra le proposte anche gli stand dei produttori Cia e Copagri, quello della solidarietà con il Giardino degli Angeli, la Cattedrale di Grano realizzata dai cittadini di Campocavallo con le spighe di grano, due mostre, le attività con le scuole, lo spazio di panificazione per i bambini, le degustazioni, i menù ad hoc in tre trattorie di Senigallia (La Posta, La Muta, Rimante).

Come sempre una delle attività più apprezzate all’interno della manifestazione dedicata al pane sono i corsi gratuiti di panificazione. Occasioni nelle quali imparare a fare il pane con la guida dei maestri panificatori: Signorelli e Rapisarda (Sicilia), Cuffiani (Romagna) e Cipriani (Toscana). Bellissimo quest’anno il colpo d’occhio delle lunghe tavolate con trenta persone contemporaneamente intente a impastare, affiancate da altre decine di persone assiepate tutto intorno in ascolto attento. Quest’anno c’era infatti la novità del tavolo di lavoro per i partecipanti, che alla fine hanno potuto emozionarsi nel vedere sfornato il pane appena realizzato con le proprie mani. Ognuno ha dunque lasciato Pane Nostrum portandosi via il proprio pane caldo, non prima di aver abbracciato e baciato entusiasticamente i maestri con riconoscenza. Una situazione festosa e intima, molto apprezzata da tutti. Alla fine, oltre 250 persone hanno partecipato ai corsi teorico-pratici. Se i posti sono infatti limitati, illimitati sono invece la curiosità e l’interesse intorno a questi corsi richiestissimi, definiti da tutti con tre aggettivi: “utili, interessanti e divertenti”. Basta dare una scorsa ai tanti commenti, tutti lusinghieri, lasciati dai partecipanti. “Corso perfetto e in questo modo utile. Ho passato una bellissima e interessante serata!” scrive Ginevra di Milano. Le fa eco Francesca di Mondolfo che definisce la serata “deliziosa” e alla richiesta di suggerimenti esclama “è già perfetto così!”. C’è chi suggerisce di “ripetere più spesso questi corsi durante l’anno” (Eros di Senigallia) e chi semplicemente invita: “continuate così” (Thony di Santa Maria Nuova). C’è chi chiede di “aumentare la durata del corso in termini di ore” (Lorenzo di Roma) e chi scherzosamente rilancia: “dopo la sorpresa del tavolo di lavoro per i partecipanti, per l’anno prossimo ci si aspetta anche tanti forni quanti sono i partecipanti al corso!” (Giovanni di Roma). Tutti ringraziano Pane Nostrum per l’opportunità di imparare divertendosi e “la voglia che ci spinge a seguire questi corsi è la dimostrazione del nostro amore verso la tradizione e l’aspirazione a ritrovare il gusto del passato, quello più positivo” scrive Serenella di Osimo.

Molto frequentato anche lo stand dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia), dove le persone intolleranti al glutine hanno potuto informarsi sui cibi in commercio, fare assaggi gluten free e seguire un corso di cucina ad hoc.

il pubblico di Pane Nostrum“Pane Nostrum” è una manifestazione del Comune di Senigallia (Assessorato alle Attività Economiche), Confcommercio e CIA della Provincia di Ancona, realizzata in collaborazione con Camera di Commercio di Ancona, Provincia di Ancona Assessorato all’Agricoltura, Regione Marche Assessorato Agricoltura. Una collaborazione reale e efficace che tutti i soggetti coinvolti hanno mostrato di apprezzare al di là del successo evidente in termini di affluenza, facendo emergere questo dato come la “vera rivoluzione culturale rappresentata da Pane Nostrum”, spiega l’Assessore alle Attività Economiche del Comune di Senigallia Michelangelo Guzzonato. “Di fatto oggi Pane Nostrum è uno strumento al servizio delle esigenze delle categorie produttive e questo è stato recepito tanto da registrare l’aumento di chi aderisce alla manifestazione. Per esempio, si dimostra un veicolo per arrivare alla certificazione di prodotti, modalità e qualità del territorio e per la loro affermazione e promozione su territorio nazionale. Già durante Pane Nostrum le categorie entrano in contatto con culture diverse e queste trovano a Senigallia un terreno di confronto. Direi che la manifestazione quest’anno ha fatto un salto di qualità notevole, anche grazie alle tante novità proposte rispetto a un anno già innovativo come quello precedente del 2008”.

Gli fa eco il responsabile di Confcommercio di Senigallia, Riccardo Pasquini che ricorda l’importanza di Pane Nostrum per quanto riguarda “i lavori che stiamo portando avanti sulla “carta del pane” e sul disciplinare. Un primo tavolo tecnico c’è stato la settimana scorsa tra Provincia, Camera di Commercio, Confcommercio e Associazione ristoratori, Cia, Comune, Istituto Panzini e i lavori continueranno. Ci stiamo preparando già per il 2010”.

Bilancio positivo e in prospettiva anche per Matteo Principi, responsabile della Cia Senigallia, che definisce la manifestazione “un esempio di sana collaborazione e di come si dovrebbe lavorare tutti i giorni tra enti istituzioni e associazioni. In questo senso sono soddisfatto anche della collaborazione con Copagri, novità di quest’anno e mi auguro che per il prossimo aderisca anche Coldiretti in modo da completare la rappresentanza del mondo agricolo. Pane Nostrum è evidentemente una iniziativa importante per le associazioni, ma anche come promozione per tutto il territorio provinciale e regionale”.

Pane NostrumConsiderazioni lusinghiere rispetto all’importanza di Pane Nostrum in quanto veicolo promozionale, le aveva già esposte Giampaolo Giampaoli, Presidente della Camera di Commercio, che a manifestazione conclusa conferma: “Abbiamo promosso i 20 panifici certificati e illustrato il Marchio di qualità a molti panificatori giunti da fuori provincia. Tutti si sono congratulati per questa buona intuizione, perché fornisce al consumatore una informazione chiara, semplice e corretta dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del pane”.

In questo senso si inserisce anche la nuova collaborazione con Slow Food Marche che, avendo apprezzato questa prima partecipazione, è pronta a ripetere l’esperienza: “in questo campo – conferma il responsabile Massimo Bergamoci sono ampie possibilità di rafforzare e qualificare ancora più la nostra proposta e presenza nella manifestazione trattando di pane di qualità e tradizione”.

Qualità, tradizione e buon gusto, unite a contemporaneità e ricerca sono carte vincenti e danno una “bella immagine” anche secondo Patrizia Casagrande, Presidente della Provincia di Ancona, che rileva “la bellezza di una manifestazione simile, da godere con la famiglia e la buona collaborazione tra vari livelli non soltanto istituzionali, che portano buoni frutti anche nel senso della promozione di un territorio” .

Entusiasmo in questo senso aveva manifestato Vittoriano Solazzi, Assessore al Turismo della Regione Marche, in occasione del taglio del nastro il 17 settembre. Solazzi aveva espresso pubblicamente i complimenti al Comune di Senigallia per aver contribuito in maniera consistente e con iniziative di qualità alla stagione turistica regionale, sottolineando in particolare l’efficacia della comunicazione e il modo di promuovere il territorio di cui Pane Nostrum, ormai un classico, è il bellissimo sigillo.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Martedì 22 settembre, 2009 
alle ore 18:05
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