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Inizia "Pane Nostrum", Festa internazionale del Pane a Senigallia

Al via la IX edizione dal 17 al 20 settembre

Pane NostrumPer quattro giorni, da giovedì 17 a domenica 20 settembre, Senigallia è la Città dell’arte bianca! Inizia “Pane Nostrum”, Festa internazionale del Pane arrivata alla IX edizione, che accompagna il visitatore attraverso profumi, sapori, tradizioni, gesti, ricette, paesi e storie legate al pane, alimento tanto semplice quanto fondamentale e gustoso che accomuna diverse culture del mondo.

Arrivando a Senigallia, basta seguire il profumo di pane che si spande nell’aria e raggiungere il cuore della città tra Piazza del Duca, il prato della Rocca Roveresca e Piazza Manni per trovare gli spazi di “Pane Nostrum”. Nella prima giornata, i forni a cielo aperto allestiti in Piazza del Duca si accendono a partire dalle 17.30 e fino alle 21 ospitano i maestri panificatori al lavoro. Nei giorni successivi saranno accesi già dalla mattina, dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 21, il sabato anche fino alle 23. Tutti i pani presentati si possono acquistare nelle aree vendita allestite in piazza del Duca e in altri punti dislocati nella festa gestiti direttamente dai fornai marchigiani.

Ma quali sono i pani protagonisti di Pane Nostrum 2009? Il tema della IX edizione è “Le Strade del Pane”, quattro percorsi nella panificazione d’Italia e d’Europa: i pani dichiarati presidio Slow Food, i prodotti tipici della città ospite ovvero il Comune di Nicolosi (Catania), i pani marchigiani dei forni nel progetto “Marchio Qualità Panifici Provincia di Ancona” della Camera di Commercio, infine i pani europei preparati dagli allievi delle scuole alberghiere di Sens (Francia), Chester (Inghilterra), Lörrach (Germania), città gemellate con Senigallia. Le tre scuole saranno affiancate dunque anche dal locale istituto alberghiero Panzini. I pani italiani dichiarati presìdi Slow Food sono 6: il Marocca di Casola, il Garfagnino e il Testarolo artigianale pontremolese della Toscana, il Pane tradizionale dell’Alta Murgia in Puglia, l’Ur-Paarl della Val Venosta in Trentino Alto Adige, il Pane tradizionale di Lentini in Sicilia.

In alcuni casi saranno panificati nei forni di Pane Nostrum, in altri saranno invece presenti solo nell’area vendita, essendo difficile la loro preparazione artigianale autentica al di fuori dei rispettivi contesti. Molti di questi pani sono straordinari proprio grazie alle modalità di preparazione, al tipo di forno, alle materie prime utilizzate. I 6 pani presidi sono anche protagonisti dei Laboratori del gusto di Slow Food Marche, previsti tutte le sere alle 19.30 a Palazzetto Baviera e incentrati su "Pane e Territori", le culture alimentari sulle strade del pane. Giovedì 17 si inizia con il Marocca e la Lunigiana.

Giovedì si aprono anche gli attesissimi corsi gratuiti per imparare a fare il pane, che quest’anno si svolgono in due turni tutti i giorni, dalle 18.30 alle 20.30 con i maestri panificatori Signorelli e Rapisarda di Nicolosi (Sicilia) e dalle 21 alle 23 con i maestri panificatori Verter Cuffiani (Romagna) e Antonio Cipriani (Toscana). Per questi corsi è necessaria la prenotazione al 338.4861951, dati i posti limitati e la grande richiesta. Dalle 15.30 si attiva anche lo spazio riservato ai bambini e al gioco “Le mani in pasta!” con il maestro panificatore Matteo Borroni del “Panificio Eredi Borroni” di Potenza Picena (MC) fino alle 17.30 (non è necessaria la prenotazione). Da giovedì a sabato, si svolgono anche le attività con le scuole. Dalle 18 alle 22.30 i visitatori possono approfittare dell’area food in Piazza del Duca dedicata quest’anno a “Pane & Vino” (negli altri giorni aperta dalle 12 alle 22.30).

Il menù 2009 propone panini e prodotti marchigiani, oltre che tante altre varianti di panini succulenti e delizioso cibo da strada accompagnati da degustazioni di vini marchigiani a cura dell’A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier) Marche – Delegazione di Ancona. Per chi non rinuncia a un pasto seduto a tavola e per chi vuole riscoprire la cucina contadina e l’arte del riutilizzo del pane raffermo, tre trattorie di Senigallia propongono menù ad hoc su “Il Pane in cucina”: Hostaria La Posta (Via Cavour, 26 – 071.4608103), Trattoria La Muta (Via F.lli Bandiera, 55 – 071.7927536) e Trattoria Rimante (Via Pisacane, 59 – 071.7929384).

In Piazza del Duca si possono anche scoprire i “Prodotti del territorio”, seguendo il percorso allestito da Cia e Copagri con prodotti e produttori della Provincia di Ancona. Come sempre, Pane Nostrum propone anche momenti espositivi collegati al tema dell’edizione.

A Palazzo del Duca è allestita la mostra “L’oro dell’Etna”, esposizione di opere in pietra lavica ceramizzata del maestro Barbaro Messina, alla Galleria Expo Ex invece si può ammirare “Lo Spirito della Montagna”, mostra su una Terra, i suoi giovani, le risorse. Un gruppo di aziende agricole sta lavorando alla valorizzazione del territorio dell’Alta Valle Aulella in Lunigiana.

L’orario di apertura va dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 22.30. Tutti i giorni dalle 9.30 alle 21.30 in Piazza Manni si può invece ammirare la straordinaria Cattedrale di grano opera dei cittadini di Campocavallo (Osimo) che ogni anno dal 1939 in occasione della Festa del covo, realizzano una vera opera d’arte intrecciando pazientemente centinaia di spighe di grano per mesi e mesi. L’opera riproduce fedelmente una cattedrale del mondo.

Pane NostrumQuest’anno si tratta della Cattedrale di San Basilio meglio nota come chiesa dell’Intercessione, nel cuore di Mosca. Infine, anche quest’anno Pane Nostrum ritaglia una finestra sulla solidarietà ospitando l’associazione Giardino degli Angeli e invitandola a svolgere la sua preziosa attività di sensibilizzazione del pubblico attraverso attività collegate al mondo del pane nel contesto della manifestazione. L’ingresso è gratuito, così come i corsi di panificazione per i quali si consiglia la prenotazione.

“Pane Nostrum” è una manifestazione del Comune di Senigallia (Assessorato alle Attività Economiche), Confcommercio e CIA della Provincia di Ancona, realizzata in collaborazione con Camera di Commercio di Ancona, Provincia di Ancona Assessorato all’Agricoltura, Regione Marche Assessorato Agricoltura. Info 338.4861951 o info@panenostrum.com

 

Ecco alcuni dei pani nominati "Presidio Slow Food". Il Marocca di Casola è un pane di castagne tipico di Casola in Lunigiana (provincia di Massa-Carrara), area fitta di boschi e priva di altre risorse per la panificazione. Il nome sembra derivi dal termine dialettale marocat, cioè poco malleabile. Oggi, solo un forno di Casola lo cuoce regolarmente e risulta ottimo con formaggi caprini morbidi e miele, o anche lardo di Colonnata e salumi salati toscani.

Il Pane tradizionale dell’Alta Murgia in Puglia parte dalla materia prima, il grano duro coltivato e lavorato in cinque comuni della Murgia nord-occidentale. Il secondo elemento è il forno, quello tradizionale è in pietra e deve essere alimentato esclusivamente con legna di quercia. Il Testarolo artigianale pontremolese è un pane azzimo di spessore sottile e forma circolare diffuso in Lunigiana (Toscana).

La cottura avviene nel "testo", modalità forse unica in Italia, sicuramente autoctona della Lunigiana, simile a tecniche praticate nella parte meridionale del bacino del Mediterraneo. Nei forni a conduzione familiare in Garfagnana (Lucca) e in una parte della Valle del Serchio invece è tuttora viva la tradizione del Pane di patate, chiamato anche “Garfagnino”, variante ingentilita di un pane di mistura diffuso un tempo in tutta l’Europa continentale. Quando i cereali scarseggiavano, venivano sostituiti da patate, rendendo il pane più saporito e morbido.

A Pane Nostrum sarà panificato ma non dal panificatore di riferimento per il presidio. L’Ur-Paarl nach Klosterart, che in tedesco significa “l’originario pane di segale doppio alla maniera del convento”, è la variante più antica del tipico Vinschger Paarl della Val Venosta (provincia di Bolzano in Trentino Alto Adige) dove viene prodotto. I depositari della ricetta madre sono i frati benedettini del convento di Monte Maria, sopra Burgusio nel comune di Malles. È uno dei cosiddetti pani di scorta, buono fresco e anche dopo diversi giorni, con marmellate o di accompagno al brodo.

Da nord a sud, il Pane tradizionale di Lentini è invece tipico dei comuni di Lentini e Carlentini (provincia di Siracusa). Prodotto dai primi del ’900, era destinato agli operai che lavoravano lontano da casa e veniva preparato dalle donne. La ricetta è dunque passata di madre in figlia con varianti di famiglia e l’ingrediente principale è la semola di grano duro. Viene cosparso di semi di sesamo. Il panificatore di riferimento preparerà però davanti ai visitatori un altro prodotto, il Cudduruni, gustosa focaccia farcita tipica dello stesso territorio.

Alessandro Piccinini
Pubblicato Mercoledì 16 settembre, 2009 
alle ore 9:36
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