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“Sacra Musa” Festival di Pasqua 2005

Spettacoli di Musica, Teatro e Danza sul territorio della Provincia

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È stata presentata la terza edizione della rassegna “Sacra Musa” Festival di Pasqua, promossa dalla Fondazione “Alessandro Lanari”, in collaborazione con la Provincia di Ancona e con i Comuni di Jesi, Falconara Marittima, Monte San Vito e Cupramontana, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana.
Forte della formula territoriale già felicemente collaudata negli anni, per la quale il Festival fa tappa presso teatri e chiese dei vari Comuni, “Sacra Musa” è una rassegna che propone concerti, teatro, danza di diversa ascendenza culturale attraverso le epoche, dall’antichità all’oggi, presentando esiti musicali e rappresentativi frutto della sensibilità spirituale di differenti civiltà e tradizioni.
“Nel novero dello spettacolo sacro ­sottolinea il direttore artistico Gianni Gualdoni- il Festival non limita la sua attenzione all¹ambito strettamente religioso pertinente alle varie diverse fedi e confessioni, indagando invece l¹ampia gamma dell¹espressività di tipo spirituale nelle sue variegate forme, antiche, moderne e contemporanee: quale stimolo strettamente artistico e culturale ­conclude Gualdoni- per una ricerca laica dei possibili differenti modi in cui i valori umani si rapportano con la propria visione dell¹assoluto.”
Si inizia giovedì 24 marzo a Cupramontana, Chiesa San Lorenzo ore 21: inserito nella celebrazione liturgica della “Coena Domini”, l¹appuntamento inaugurale è all¹insegna dell¹omaggio che il Festival riserva annualmente a Pergolesi con l¹esecuzione del suo “Stabat Mater”. Per alcuni capolavoro assoluto del genio pergolesiano, è ritenuto l¹ultima opera del “Cigno di Jesi”, portata a termine poco prima della sua immatura scomparsa nel 1736; Orchestra Abruzzese “I Sinfonici”, direttore Sergio Piccone Stella.
Sabato 2 aprile l¹appuntamento è invece a Falconara Marittima, presso la Chiesa San Giuseppe, con la tradizione flamenca che reinterpreta la religiosità cattolica nella sua particolarissima lettura della Messa: la “Misa Flamenca”, eseguita dalla celebre Compagnia “Flamencolibre” con i suoi numerosi artisti di canto, musica e danza. Nella “Misa” la forza e la drammaticità del flamenco si erge rabbiosamente e con intensa partecipazione dal mondo dei sensi e delle passioni terrene, attraverso il coinvolgimento nel “rito” fino a creare emozioni e stati d¹animo, singoli e collettivi, di elevata sensibilità spirituale.
A Jesi, mercoledì 6 aprile nella ex-Chiesa San Bernardo, è di scena la drammaturgia contemporanea, con “Il Lettore” di Roberto Cavosi ­uno dei più apprezzati e rappresentati drammaturghi del panorama teatrale italiano contemporaneo- in cui un frate, senza nome e senza tempo, crede di essere l¹amante di Dio e vive con passione il suo incontro mistico. Un testo intenso, forte e incisivo, realizzato dalla Compagnia Teatro Argot per la regia di Maurizio Panici e una grande prova d¹attore di Renato Campese, che dona al personaggio un¹energia straordinaria e una ricca varietà di toni espressivi, di luce e buio a forti contrasti tipicamente caravaggeschi.
Sabato 16 aprile ci si sposta in teatro, a Monte San Vito, per l’incontro con la sacralità della musica del canto e della danza nella tradizione dell¹antica civiltà indù: lo spettacolo, dal titolo “Nel Tempio interiore”, è interpretato da Jaya Ensemble e presenta brani di generi ed epoche diverse, alternati ad interventi di danza “Bharata Natyam”, ove si incontrano e fondono al massimo grado l¹espressione artistica e quella devozionale dell¹antica e raffinata cultura indiana.
Conclude il programma 2005 un Progetto speciale dedicato a San Filippo Neri e ad Alessandro Scarlatti, che proprio 300 anni fa scriveva sulla vicenda umana del Santo un oratorio di grande bellezza, considerato un autentico capolavoro di genere ma non più eseguito da molto tempo: il Festival propone l’opera proprio nel suo giorno onomastico (26 maggio) e nelle sedi territoriali della Confraternita dell¹Oratorio di San Filippo Neri, che ebbe a Roma la prima sede a fine ‘500, ma che proliferò nelle Marche con numerosissime sue dipendenze. L’ingresso è libero a tutti gli appuntamenti (solo il 16 aprile, ingresso Euro 14); Info: 338-8388746.

Pubblicato Giovedì 24 marzo, 2005 
alle ore 10:43
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