L’Assessorato alla Partecipazione Democratica e le cinque Circoscrizioni organizzano il “Carnevale alle Muse con l’Operetta”. Due appuntamenti al Massimo di Ancona con il popolare genere di teatro musicale leggero nato in Francia alla metà dell’Ottocento per diffondersi presto a Vienna e a Londra. L’alternanza di recitazione e canto, l’orchestrazione brillante, l’immediatezza delle situazioni, la vivacità di colori della scena e dei costumi sono sin dall’inizio gli ingredienti dell’operetta che raggiunse l’Italia intorno al 1880 per affermarsi tra il 1910 e il 1930 quando musicisti e librettisti produssero freneticamente sulla scia dell’influenza dei compositori francesi e viennesi. Fu il momento di una serie di successi tutti italiani tra i quali compare anche Il paese dei campanelli di Ranzato e Lombardi.
Torniamo al Teatro delle Muse dove, per il secondo anno, troviamo due titoli in cartellone: martedì 1 febbraio La duchessa del Bal Tabarin di B. Granis e L. Bard e mercoledì 2 febbraio Il paese dei campanelli di V. Ranzato e C. Lombardo. Due diverse situazioni con il comune denominatore di una serie di equivoci a catena e momenti comici. Gli allestimenti della Compagnia Italiana dell’Operetta vedono tra i protagonisti Elena D’Angelo e Pierluigi Gallo. Il direttore d’orchestra è Orlando Pulin,. Regia e coreografia sono a cura di Maurizia Camilli.
Ne La duchessa del Bal Tabarin, il Duca di Pontarcy corteggia la giovane telefonista Edy che ama, ricambiata, un giovane scapestrato, reduce da una relazione con la bella Frou-Frou moglie del Duca. I vincoli affettivi del quartetto di protagonisti creano intricate situazioni di puro divertimento sull’onda del paradosso, fino alla minaccia di suicidio di Frou-Frou che interviene a sciogliere il finale.
Il paese dei campanelli è un’immaginaria isola olandese segnata da una sorta di leggenda-incubo: su ciascuna delle case dell’isola c’è un piccolo campanello che minaccia di suonare tutte le volte che una moglie tradisce il marito. Nel paese, tutto resta sospeso e tranquillo sino all’arrivo di una nave militare inglese dalla quale sbarcano dapprima gli ufficiali e poi le loro mogli. Gaffe e imperdonabili errori scatenano imbarazzanti scampanii fino all’immancabile lieto fine.
Gli spettacoli iniziano alle ore 20,30.