Torna a farsi teso il clima tra genitori e Comune sulla questione delle mense scolastiche. I genitori dei bimbi di elementari e materne, infatti, rifiutano il metodo, gli orari e le quantità di ispezioni loro concesse nelle cucine dove vengono preparati i pasti per i loro figli. Sabato scorso doveva iniziare il "tour" dei rappresentanti dei genitori nelle scuole, ma all’ultimo momento non se n’e’ fatto piu’ nulla e, anzi i genitori hanno inviato una lettera all’assessore alla Pubblica istruzione Alfio Albani con la quale chiedono la convocazione della commissione mense per ridiscutere i metodi delle ispezioni di controllo. "In riferimento al calendario delle convocazioni per le visite di monitoraggio – scrivono – riteniamo sia necessario sospendere lo stesso affinché si possa precedentemente ottemperare agli impegni assunti dalla Commissione mense rispetto all’approvazione della bozza del regolamento per il funzionamento della Commissione stessa e all’approvazione della metodologia e della modulistica relativa al monitoraggio".Traducendo, i genitori dicono: "a noi questo metodo non sta bene e vogliamo ridiscuterlo". Nel settembre scorso si era sfiorata la "guerra" a tutto campo dopo che il piano di riorganizzazione del servizio di refezione nelle scuole elementari deciso dal Comune aveva provocato la reazione dei genitori, inviperiti per la chiusura di 7 delle 15 mense con relativa introduzione di un servizio di trasporto dei pasti nelle scuole rimaste senza cucina. I genitori erano addirittura scesi in piazza contro questa decisione e per un lungo periodo tennero i bambini lontani dalle mense.Tutto era rientrato con l’accordo per l’istituzione della commissione mense composta da esponenti politici, rappresentanti del mondo scolastico e genitori. Ora la nuova presa di posizione del comitato dei genitori rimette tutto in discussione.
di Marco Benarrivo