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Gli “oscurati” si appellano alla Rai

Si allarga a tutta Italia la protesta degli abbonati di Sky

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Il “caso Sky” è ad un passo dall’ottenere la ribalta televisiva. La redazione di “Mi Manda RaiTre” si è infatti messa in contatto con i fratelli Quattrini del “Blu Bar” di Marzocca manifestando il loro interesse e spiegando però che per mandare in onda la storia hanno bisogno di un maggior numero di senalazioni. Se altre persone anno avuto una simile esperienza possono quindi sostenere la causa degli abbonati insoddisfatti della pay tv, telefonando al numero 06-3728802 oppure mandando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica mimandarai3@rai.it.Intanto le vittime del colosso, nato dalla fusione di Tele+ e Stream, hanno dato vita ad un comitato e sono pronte ad entrare in azione pretendendo spiegazioni oltre al risarcimento danni. “Ogni caso ha una sua storia – spiega l’avvocato Stefano Mengucci -, però tuttihanno subito l’oscuramento del segnale in modo arbitrario. La nostra intenzione è quella di intervenire con una lettera di messa in mora con la quale si chiede il ripristino del segnale, per chi ancora non l’ha riavuto, il risarcimento dei danni e i chiarimenti su quanto accaduto”. Delle risposte gli “oscurati” di Sky a questo punto le pretendono, anche per capire il perché alcuni esercenti anno perso il segnale ed altri no. E poi perché le sospensioni avvenivano sempre tra sabato e domenica, il che costringeva i gestori dei bar ad attendere il lunedì per chiedere il ripristino del segnale, perdendo un servizio importante proprio in quei giorni in cui si disputano le partite del campionato di calcio? Un’ipotesi, priva di conferme, potrebbe essere che per colpire le schede pirata il gestore abbia bloccato i codici di chi usufruiva del servizio abusivamente, coinvolgendo senza volerlo anche i clienti reali. “Nel contratto è previsto l’oscuramento – aggiunge l’avvocato -, per chi non paga l’abbonamento e quindi non riguarda il nostro caso e poi prima di arrivare a staccare il segnale di solito si invia una comunicazione all’utente per avvertirlo”. Ma cosa accadrà se nemmeno dopo la lettera verrà fatta luce sull’accaduto? “Il passo successivo sarebbe intraprendere un’azione giudiziaria – conclude l’avvocato Mengucci -, da valutare attentamente perché i costi sarebbero elevati, infatti per vedersi risarciti quei cinquecento o mille euro i danno rischierebbero di spendere molto di più.E proprio il salotto di “Mi Manda RaiTre” rappresenterebbe un’ottima occasione per un confronto diretto tra utenti e gestore. Intanto la protesta dei telespettatori della pay-tv ha assunto proporzioni di carattere nazionale, tanto che è nato nel sito dell’Adusbef un forum in cui le vittime possono sfogarsi e lamentare i disservizi dell’emittente. “Beffati da Sky uniamoci!” è questo il nome del forum che vanta già una lunghissima sequenza di messaggi.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Giovedì 29 aprile, 2004 
alle ore 10:59
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