Caro partito democratico ma sei del mestiere? Parafrasando Checco Zalone e rispondendo al vostro comunicato stampa ove mi accusate di non aver mantenuto le promesse rispetto alle condizioni in cui verserebbero le ambulanze della Potes mi viene il dubbio che i vostri rappresentanti siano sei simpatici burloni.

Se arrivano ad addebitarmi la responsabilità di un topolino che sarebbe entrato in un’ambulanza due le possibilità: non sanno a chi spetta la gestione dell’ambulanza o non hanno proprio nulla da dire o peggio ancora entrambe le ipotesi.
Ricostruiamo i fatti.
La fondazione città di Senigallia, di cui sono stato nominato commissario per sanare il buco di oltre 36 milioni lasciato dalle passate gestioni riconducibili al centro sinistra, non ha alcuna competenza sulla gestione delle ambulanze.
Anche quel piccolo topolino, che sarebbe entrato nell’ambulanza, sa che la gestione dei mezzi di soccorso competono all’azienda sanitaria territoriale ed agli stessi operatori.

La fondazione è proprietaria dello stabile locato all’azienda sanitaria locale, dove gli operatori della potes dimorano. Alcuni operatori a novembre 2024 mi invitarono per chiedermi se all’interno dei locali della fondazione vi fosse uno spazio per far star loro in attesa che gli venisse trovata una diversa ubicazione dal loro azienda. Risposi loro che avrebbero potuto fruire di due stanze all’interno della palazzina sud. Tale scelta però non compete al sottoscritto, ma alla loro dirigenza.

Sono abituato a prendermi in carico i problemi e soprattutto a risolverli concretamente, ma con tutta la più fervida fantasia ho difficoltà a capire come possa occuparmi anche delle ambulanze.

Se il partito democratico senigalliese non conosce questi piccoli aspetti rispetto alla gestione delle ambulanze, come può sperare di occuparsi della sanità nella sua interezza.
Ancora aspetto dal partito democratico una risposta alle mie domande rispetto al pesante buco di bilancio in cui si è venuta a trovare la Fondazione, nonché al motivo per cui si è costruito, un ospedale cittadino in modalità abusiva, ma per tutta risposta il partito democratico mi chiede conto del perché un topolino sarebbe entrato in un’ambulanza.
Questo modo di far politica è disarmante e soprattutto incapace di risolvere i problemi. Nell’ultimo periodo forti erano i dubbi che avevo ad interessarmi direttamente della Politica, ma proprio queste vostre posizioni disarmanti mi spingono ad occuparmi della gestione della cosa pubblica.
Non si può lasciare in mano la gestione della cosa pubblica a personaggi che hanno massacrato la nostra città. Un ultimo dubbio mi assale: ma chi scrive questi articoli nel partito democratico ? E poi tutti gli appartenenti al vostro partito, che vorrebbe gestire la città e la regione, non provano vergogna rispetto a siffatti comunicati strumentali ? Ma soprattutto non provano vergogna per il fatto che per quarant’anni in materia di sanità, la città ha visto un ospedale abusivo, un attacco continuo al nostro nosocomio che solo la professionalità e la dedizione degli operatori sociosanitari ne ha evitato la chiusura ed in ultimo, ma non meno importante, per le condizioni economiche in cui è stata ridotta la Fondazione città di Senigallia, perno di un sistema socio sanitario dell’intera comunità?
Confrontiamoci sugli argomenti veri della sanità, ma ho l’impressione che il partito democratico ed il suo massimo esponente locale, Maurizio Mangialardi fuggiranno da qualsiasi confronto!
Corrado Canafoglia- fratelli d’Italia