Uno spazio di Libera nella Biblioteca di Senigallia

Inaugurazione il 17 luglio

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Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia

Come recita il Punto 8 dell’Agenda politica “Fame di Verità e Giustizia” che Libera ha rilasciato in occasione del trentennale dalla nascita dell’associazione (https://www.libera.it/it-schede-2727-fame_di_verita_e_giustiza_2 ), in un momento contrassegnato da leggi che rischiano di comprimere la libertà di stampa

e dal moltiplicarsi delle minacce e degli attacchi ai giornalisti, garantire un’informazione libera e accessibile è cruciale per il futuro della nostra democrazia e per una più ampia partecipazione. Tale impegno, infatti, richiede la mobilitazione di tutte e tutti.

Preoccupano, in particolare, la Riforma Cartabia, che ammette come unico veicolo di comunicazione fra procure e giornali le conferenze e i comunicati stampa e solo se il capo della procura ritiene che quelle informazioni siano di interesse pubblico, e l’emendamento Costa, che introduce il divieto di pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare.

Allo stesso tempo continuano ad aumentare nel Paese le cosiddette querele temerarie, armi legali ed economiche che spesso costringono chi scrive a fermarsi, portate avanti non solo tramite denunce per diffamazione ma anche utilizzando impropriamente il diritto alla privacy e il diritto all’oblio per evitare che vengano pubblicate informazioni scomode.

Parleremo di questo e delle proposte di Libera insieme alla giornalista Sofia Nardacchione, responsabile del settore informazione di Libera Bologna e Libera Emilia-Romagna e membro dell’Ufficio di Presidenza di Libera.

Vi aspettiamo giovedì 17 luglio, alle ore 17, presso il cortile della Biblioteca Antonelliana in piazza Manni 1 a Senigallia!

Con l’occasione verrà inaugurato lo spazio in Emeroteca curato dal Presidio LIBERA di Senigallia, che mette a disposizione libri, riviste e documenti informativi

Commenti

Ci sono 2 commenti

stanley 2025-07-11 13:47:36

Visto che c’erano potevano stigmatizzare le provocazioni dei movimenti propal che proprio ieri hanno preso di mira i giornalisti di Libero e del Giornale creando delle vere e proprie liste di proscrizione solo perché hanno idee diverse dalle loro. Un vergognoso attacco alla libertà, al diritto di cronaca e critica. Ma non credo che sentiremo dire niente da Libera a tal proposito