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Senigallia, i giovani contestano la Cisl per l’appoggio al DDL Fornero

"Bloccato il teatrino del sindacato padronale" con striscioni e lancio di false banconote da 50euro

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Senigallia, giovani contestano l'operato della CISL

Venerdì 22 giugno, gli attivisti di Arvultùra e di Precari United, hanno contestato l’iniziativa organizzata dalla Cisl in Piazza Saffi. La contestazione ha bloccato il teatrino del sindacato padronale, e lo ha fatto tramite numerosi interventi, lanciando quattrocento banconote da 50 euro con ritratto Bonanni e occupando il palco.

A Senigallia la CISL non parla. Nessun dialogo e nessun confronto con chi impoverisce le nostre vite sostenendo la macelleria sociale dei governi Berlusconi e Monti.

Di seguito il comunicato distribuito durante l’iniziativa.

GELMINI O MARCHIONNE, MONTI O BERLUSCONI:
LA CISL STA SEMPRE CON I PADRONI

Quest’anno la Festa della Musica è patrocinata dalla CISL e all’interno di questa, il sindacato di Bonanni propone un incontro pubblico per “ripensare il rapporto giovane-lavoro oltre la crisi e in un contesto in cui si realizzi la giustizia”. A parlarne sarà il Segretario Generale aggiunto Cisl Nazionale, Giorgio Santini.

Lo stesso Santini che in merito al DDL Fornero – cioè la macelleria sociale che passa sotto il nome di riforma del mercato del lavoro – ha dichiarato che “la riforma va nella direzione indicata dal sindacato”.

Senigallia, giovani contestano l'operato della CISLBasterebbe questa citazione, che esprime in maniera esplicita e chiara il consenso della CISL alla distruzione dei diritti dei lavoratori, all’abolizione – de facto – dell’art. 18 e all’estensione della precarietà contrattuale, quindi al peggioramento della vita di tutti noi, per contestare questo squallido tentativo di approfittare di un festival giovanile per ricostruirsi una dignità politica e sindacale.

La CISL è il sindacato che si è opposto a parole, senza mai mettere in campo una qualsiasi forma di lotta, alla Riforma Gelmini.

La Cisl è il sindacato che ha sempre visto di buon grado i finanziamenti pubblici per le scuole private, in barba all’articolo 33 della nostra Costituzione.

La Cisl è il sindacato che si è schierato dalla parte di Marchionne nei referendum di Pomigliano e di Mirafiori.

La Cisl è il sindacato che ha sostenuto la riforma degli assetti contrattuali: triennalizzazione contratti, introduzione IPCA e deroghe ai ccnl.

La Cisl è il sindacato che ha firmato contratto nazionale separato senza la Fiom, dopo aver disdetto in maniera unilaterale il contratto del 2008 votato dai lavoratori.

La Cisl è il sindacato che ha firmato l’accordo con il Governo per le deroghe ai contratti nazionali e che non ha scioperato contro l’art.8 della finanziaria.

Senigallia, contestato l'operato della CISL con banconote ritoccateIl fatto che un sindacato che difende gli interessi padronali a spese dei diritti di chi lavora, venga a Senigallia a parlarci di quanto è brutta la precarietà – la stessa precarietà che ha appoggiato e sostenuto – spacciandosi come sindacato “libero e indipendente”, lo riteniamo inaccettabile. Un insulto alla dignità di tutte quelle persone che faticano ad arrivare alla fine del mese.
Passateci il paragone, ma è come se una prostituta – escort, pardon! – ci venisse a parlare del valore profondo della verginità.

Pensiamo che in Italia per rispondere alla crisi, sia necessaria la costruzione di una “coalizione sociale” che vada a ricomporre i mille soggetti del lavoro – operai, precari, lavoratori autonomi, partite iva, ecc – che sia in grado di difendere i servizi pubblici dalla privatizzazione e che sappia strappare tramite le lotte, diritti, reddito e salari in grado di garantire a tutti una vita dignitosa. Una vita che sia libera dal ricatto della precarietà e liberata dalla morsa del debito.

La Cisl sta dall’altra parte della barricata, come ci stanno tutti coloro che in maniera esplicita o implicita, appoggiano il Governo Monti. Ed è ora di dirlo in maniera forte e chiara, scegliendo da che parte stare.

SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTÙRA
PRECARI UNITED

PS: Onde evitare inutili strumentalizzazioni, diciamo subito che la nostra iniziativa non né contro la Festa della Musica né contro i suoi organizzatori, tanto meno contro chi vi partecipa.

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