C’è un dato politico che emerge con chiarezza cristallina dall’ultimo Consiglio comunale sul bilancio 2026: a Senigallia la maggioranza di destra è allo sbando, mentre l’opposizione è unita, competente e capace di produrre atti concreti.

I gruppi di centrosinistra hanno presentato un pacchetto articolato e coerente di emendamenti e risoluzioni, frutto di un lavoro serio e approfondito, coordinato dal nostro capogruppo Dario Romano, che ha esteso e strutturato le proposte fino all’ultimo minuto utile. Un lavoro vero, fatto sui numeri, sugli atti e sulle priorità della città.

Il risultato? Una sola risoluzione accolta, quella che chiede finalmente di dare attuazione a una mozione votata all’unanimità nel 2022 sui sistemi di difesa passivi dalle piene. Tutto il resto bocciato, senza un vero confronto politico, spesso con pareri tecnici contrari tanto rigidi quanto discutibili, smentiti nei fatti persino dalla Segretaria comunale in aula. Un passaggio che ha messo in imbarazzo la maggioranza e certificato l’approccio ideologico e difensivo dell’amministrazione Olivetti.

Sono state respinte proposte su affitti e casa, tariffe più eque per famiglie e sport, Tari premiale per i cittadini virtuosi, Irpef più progressiva, manutenzione straordinaria della piscina delle Saline, sostegno alle fasce più fragili. Tutte misure concrete, sostenibili, motivate. Tutte bocciate da una giunta incapace di guardare oltre la conservazione dello status quo.

In questo quadro emerge con forza il ruolo di Dario Romano, oggi candidato alle primarie e leader naturale di un centrosinistra che sceglie i fatti alle parole, con il Partito Democratico che, forte del lavoro e dello studio svolto negli anni dai propri iscritti, sta facendo emergere una valida alternativa di governo con atti, proposte e visione.

La destra governa per inerzia, il centrosinistra costruisce il futuro. Senigallia saprà riconoscere chi lavora davvero per la città.