Come oramai ci ha abituato, il sindaco Olivetti, quando in difficoltà, svia da un preciso tema segnalato da un consigliere di opposizione, quasi come se fosse infastidito di essere colto in difetto, parlando di “vuote polemiche”, oltre che l’immancabile scaricabarile sul passato.

 

Olivetti però omette che, quando al governo del Paese c’erano i partiti che compongono la sua maggioranza (lui stesso era candidato nelle liste di Forza Italia alle Regionali del 2015), l’Italia stava andando in default, e non si poteva praticamente investire niente su nessuna opera, nemmeno quelle più urgenti. Nonostante questo, l’amministrazione riuscì a intervenire su alcuni plessi (Aldo Moro, Pascoli, la stessa Puccini e Marzocca). Strumentalizzare quei momenti, a maggiore ragione per chi era Sindaco di Ostra in quegli anni di gravi tagli ai Comuni, non rende di certo onore al ruolo che ricopre, ma questo è un problema suo. È un bene, invece, che a prescindere da chi governi, si sistemino le scuole (a proposito: che fine hanno fatto i 6,2 milioni di euro promessi tre anni fa per la nuova scuola di Montignano e posposti al 2027?), ma si evitino meriti che non si hanno.

 

Ed allora ecco i “dati inoppugnabili”. Il PNRR a Senigallia ha portato quasi 26 milioni di euro di risorse in più, per un totale di circa 33 milioni complessivi: questo ha permesso di investire tanto sulle scuole come su altre opere strategiche, liberando risorse su lavori progettati tempo fa e in attesa di realizzazione. Per cui ci eviti Olivetti la sua retorica sorniona ma allo stesso tempo politicamente aggressiva, e segua attentamente i lavori in ritardo della scuola Puccini, visto che alunni, genitori e personale scolastico attendono risposte.

 

Lo ringrazio, però, perché nelle prossime settimane metteremo in fila tutte le questioni rimaste in sospeso e su cui non abbiamo avuto risposta, come la mancata occasione della riqualificazione complessiva di Lungomare Marconi, anch’esso ovviamente finanziato dal PNRR.