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Ospedale di Senigallia: il Comitato chiama ma Acquaroli non risponde

Il presidente regionale sotto la lente di ingrandimento del movimento in difesa del nosocomio cittadino

Francesco Acquaroli

Governatore, abbiamo avuto il piacere di avvistare l’assessore Saltamartini sabato 14 ottobre in sala consiliare a Senigallia durante la conferenza della One Healthon.

Lei era tra gli invitati ma non c’era! Non le interessava la salute?

Dall’incontro, sempre prezioso per noi cittadini, poteva scaturire un confronto e siamo sicuri che le sarebbe piaciuto essere accanto agli eccellenti medici che operano nel nostro ospedale e nel nostro territorio che ci hanno efficacemente coinvolto nel loro lavoro e stimolato nella prevenzione della malattia, nei percorsi utili di cure e terapie nelle multidiscipline che il progresso scientifico oggi offre.

Ma lei non c’era!

La domanda per la politica regionale è… Dove siete? Presidente Acquaroli Lei che rappresenta tutti… Dov’è? Forse attento a chi le passa comode veline con statistiche e numeri ballerini?

Faccia una cosa utile a se stesso e a noi cittadini e finalmente ci ascolti.

Siamo massa e lo scontento è sempre più diffuso e forte. Le liste di attesa chiamano attenzione e concretezza.
Si faccia aiutare da chi conosce il problema e ha capacità di lavorare.
I segnali di fumo che la sua politica manda sono rumore inutile e non veritiero.

Abbiamo ottime università e i nostri studenti si specializzano ad altissimo livello.

Lo vediamo nelle cliniche universitarie dove i giovani medici lavorano con scrupolo seguendo esempio ed esperienza dei loro dirigenti. Conosciamo molti dei medici dell’ospedale della nostra città, rocce vere, non mollano mai ben coadiuvati dal personale a supporto dei reparti. A loro va tutta la nostra riconoscenza. Ci è impossibile accettare che le loro persone e il loro lavoro venga umiliato da provvedimenti pensati da chi ragiona politicamente in maniera contraria.

Assurdo sostituirli con medici a gettone, ultra-pagati e la cui competenza necessaria allo scopo è da verificare, assurdo pretendere dai medici di famiglia impegni professionali h24 e tanto altro. Un paese come il nostro è stanco di enfasi e falsi impegni. Un paese come il nostro non può andare avanti con tagli di bilancio sanitario. Scegliamo una vita di qualità e chiediamo un impegno a chi ci rappresenta perché certe questioni non hanno colore politico. Dipende da noi dal nostro coraggio. Noi non deleghiamo più.

La “fame” di sanità di livello cresce. Non basta il meraviglioso ottobre rosa.

Difendiamo di più e con il consueto coraggio. Vedere donne malate passare dalla disperazione e cupezza alla speranza e ai progetti è ciò che vogliamo e così deve essere anche a memoria di chi non ce l’ha fatta.

Anche chi ha fatto un piccolo intervento chiede sinergie tra il mondo medico della scienza e il mondo del volontariato a supporto del dolore.

Difendiamo le sanità pubblica che tutti accoglie e cura e guardiamo attenti la sanità privata che sceglie “malattie e pazienti”.

Presidente Acquaroli ascolti il grido di dolore dei cittadini, non si opponga ai cambiamenti chiesti e faccia lo switch chiesto nella sanità, per il bene dei cittadini.

Cambi il Responsabile alla Sanità Regionale!

da Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia

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