La tecnologia ha permesso passi di gigante, negli ultimi trent’anni in maniera particolare. Un fatto innegabile: sono cambiate le abitudini, i modi di porsi, i modi stessi di vivere.

Niente è più come prima e forse va bene così, con buona pace degli ultimi – sempre più pochi – detrattori del canale tech. Il futuro, prossimo e non, è destinato ad essere sempre più all’insegna del canale tecnologico, con innovazioni che si susseguono di volta in volta, l’una ad implementare e migliorare l’altra. Un circolo vizioso dal quale non si può non prescindere: prima che smart diventasse parola d’uso quotidiano, la tecnologia ne aveva già fatto largo ed approfondito uso.

L’Intelligenza Artificiale è l’ultima frontiera

Pensare alla tecnologia che sostituisce in tutto e per tutto l’essere umano, riproducendone l’atteggiamento tipico, era impensabile non più di dieci anni fa. Se oggi si parla di Intelligenza Artificiale – IA per chi mastica il gergo – un motivo ci sarà. Alla fine si è arrivati a questo, avere cioè l’automazione in grado di soddisfare ogni richiesta e di sapersi addirittura adeguare in base alla persona, ai comportamenti, alle abitudini, ai modi di fare e di porsi. L’ultima frontiera della tecnologia è questa, in una sola parola. E ciò si traduce nei boot con cui ci si interfaccia online, o nelle ricerche intelligenti o nei suggerimenti quando si naviga in un determinato portale. Tutti i settori sono stati investiti dalla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, dall’online banking Book of Ra al mondo dell’istruzione.

Per gli addetti ai lavori l’Intelligenza Artificiale è, ad oggi, utilizzata solo a metà del suo enorme potenziale. Ciò significa che c’è tutto un mondo da scoprire e un intero canale da implementare. Quale sarà il futuro, in questo senso, è difficile pronosticarlo. C’è da scommetterci però che la tecnologia sarà sempre più presente nella vita di tutti i giorni e probabilmente andrà a sostituire del tutto, in alcune mansioni, l’uomo. Insomma gli assistenti vocali che oggi si trovano regolarmente sul posto di lavoro, in un domani nemmeno tanto lontano, sostituiranno i recruiter che oggi popolano le aziende. E così le auto, avranno forse i loro piloti smart e così via.

Gli altri canali verso il futuro: il machine learning e la Realtà Virtuale

Alle spalle di questo successo c’è il machine learning, oggi sempre più importante. L’apprendimento meccanicizzato è la grande novità degli ultimi anni e l’impatto è stato inaspettato. Ma non finisce qui, perché in un ambiente in cui si parla sempre più spesso di metaverso e realtà alternativa, si trova spazio anche per la Realtà Virtuale. Oggi un giovane su due – per capirsi – preferirebbe un investimento nel metaverso anziché nel mondo reale. Significa in una sola parola che sarà sempre più difficile distinguere le due realtà, che cominciano a distanziarsi sempre più. Alla qualità scadente della realtà propriamente detta si sta sostituendo la realtà virtuale, in un luogo imprecisato dove è possibile anche costruirsi una vita. Si tratta della quintessenza della tecnologia, che ha aperto un mondo ed infiniti portali ad esso collegati. Per future generazioni sempre più tech e – purtroppo, stavolta – meno legate al reale.